La chiesa dei SS. Pietro e Paolo, documenti storici

<>

4 lettere di corrispondenza tra la curia Arcivescovile di Reggio Calabria e la luogotenenza di Bagnara Calabra risalenti al 1858 e 1862 venute alla luce grazie all’interessamento e la volontà di un giovanissimo studente di Bagnara, Francesco Iermito, nel tentativo di rilanciare lo spirito di iniziative per rivalutare la chiesa dei SS. Pietro e Paolo al rione Valletta.

Lo stesso giovane studente ha portato alla luce lo statuto del pio sodalizio dei santi Pietro e Paolo scritto nel 1904.

Rendiamo visibile il testo delle 4 lettere.

Reggio 23 maggio 1858

Al sig. Luogotenente

Ventre Bagnara

 

Sig. Luogotenente

Riscontrando al di lei uffizio, con che dice, che in codesta chiesa di S. Pietro e Paolo non vi sono arredi, e che è necessario deputare un ecclesiastico, il quale assuma l’impegno di avere cura, ed esercitarvi il divin culto, bisogna, bisogna che Ella in quanto alla prima parte ci riferisca se la chiesa sia di diritto patronato e nell’affermativa a chi appartenga tal diritto; se si abbia dotazione a quale se vi siamo delegazioni da adempirsi, e chi ne sia tenuto, in quanto alla seconda che ci proponga un ecclesiastico zelante ed operaio perché ne possa imprendere la cura e con frutto. Attendiamo analogo riscontro.

Bagnara 27 maggio 1858

 

 

 

A sua Eccellenza Rinà (o nome simile – da verificare)

Monsignor vicario generale

Dell’arcidiocesi di Reggio Calabria

 

Di replica al suo venuto foglio datato 23 spirante mese n. 515 mi onoro di farle sapere che la chiesa dei SS Pietro e Paolo sita nel principio del paese fu formata dalla più gelosa religiosità di don Giovanni Parisio , anni or sono, essendo sindaco di questo comune, e ciò per comodo di questa popolazione; quindi la medesima non è di diritto patronato. Essa si mantiene miseramente colle pie oblazioni dei fedeli a cooperazione di taluni secolari del quartiere che ne presero l’impegno, e con le dette oblazioni soddisfano le Messe Festive; poco incaricandosi di provvederla di arredi sacri. Il soggetto ecclesiastico che io proporrei all’ Eccellenza Rinà per il buon andamento della cennata chiesa quanto per quello che riguarda gli arredi che per il bene spirituale di quello———– parrebbe o il sacerdote don Antonio Musumeci (da verificare), o pure don Carmelo Mancuso (da verificare) . Ciò di riscontro al pregiato foglio Sua Eccellenza Rinà datato 23 volgente mese numero 515.

 

Il Luogotenente

Giuseppe Ventre

 

 

 

Quindi la chiesa fu costruita tra il 1836 ed il 1839, quando Parisio Giovanni fu sindaco

Bagnara 12 luglio 1862

 

“Si faccia il chiesto uffizio”

A sua eccellenza Rinà

Monsignor vicario

 

Dell’archidiocesi di Reggio Calabri

Eccellenza Rinà

 

Il sacerdote don Domenico Frosina, il quale si era congedato dalla chiesa di SS Pietro e Paolo per piccioli motivi è disposto di riassumere la cappellania di detta chiesa; amerebbe però che ci fosse di Lei l’autorevole comando, colla clausola ( sono queste sue parole) che ove non ubbidisse resti nei dì festivi sospeso dalla messa. Il solo Frosina, Eccellentissimo monsignor vicario, è libero in tale giorni, tutti gli altri sacerdoti sono occupati in altre chiese; e non istà bene che si svesta un altare per vestirne un altro. Vi sarebbero più che doglianze. Si compiaccia dunque l’Eccellenza sua Rinà di un suo uffizio, e tutto sarà accomodato.

 

 

Il luogotenente

Giuseppe Ventre

 

 

 

 

 

Bagnara 21 luglio 1862

 

A sua Eccellenza Rinà ( da verivifcare nome)

Monsignor Vicario Generale

Dell’arcidiocesi di Reggio Calabria

 

Eccellenza Rinà

Le accuso ricezione di un di Lei riverito uffizio data 14 volgente mese, relativamente alla Cappellania della chiesa di SS Pietro e Paolo, ed in riscontro Le dico di aver ubbidito ciecamente al di Lei ordini espressi in detto uffizio.

 

Con profondo inchino le bacio rispettosamente la mano.

 

Il cappellano della chiesa di

SS Pietro e Paolo di Bagnara

Don Antonio Frosina fu Giuseppe

 

 

 

 

 

Post Author: Gianni Saffioti