


Carlo V a Seminara, corteo storico del 1995, foto di Giuseppe Dominici
Notizie storiche dal libro di Vincenzo Saletta
Il viaggio di Carlo V in Italia (1535 – 1936)
edito da C.E.S.M. Roma
Il 12 agosto del 1995 il Comune di Seminara organizzò un corteo storico in costume della rievocazione dell’entrata di Carolo V in città, avvenuta il 3 novembre del 1535. Erano presenti come spettatori e fotografi non ufficiali il dott. Alessandro Carati e il prof. Giuseppe Dominici il quale ha conservato queste splendide immaggini che pubblichiamo a 28 anni di distanza.
Per entrare in sintonia con la storia dell’epoca alcune notizie tratte dal libro sopra citato dello studioso Palmese
VINCENZO SALETTA
IL VIAGGIO di Carlo V in Italia (1535 – 1536)
C.E.S.M
Via Emanuele Filiberto, 106
00185 Roma
INTRODUZIONE
Su questo viaggio, che è il terzo di quelli effettuati da Carlo V in Italia non esistono opere specifiche se si vuole prescindere
dai vari itinerari come quello pubblicato dal De Foronda y Aguilera (Estancias y viajes del Emperador Carlos V,
s.1., 1914), peraltro troppo schematico e dalla Cronica del Emperador Carlos V (voll. 5, Madrid, 1922, tomo III) di Alonzo
de Santa Cruz, che, pur ricco di particolari in relazione ai festeggiamenti, limita le sue notizie a quelle di alcune delle grandi
citta (Palermo, Messina, Napoli, Roma, Siena, Firenze, Asti, ecc.); tacendo interamente ogni sia pure lieve accenno alle altre
tappe. Lo stesso dicasi della voluminosa opera di Giuseppe De Leva (Storia documentata di Carlo V in correlazione all’Italia,
voll. 5, Venezia, 1863), che, a partire dalla pagina 158 del volume III, fa una lunga narrazione di questo viaggio, ma senza
scendere in particolari, senza precise indicazioni delle varie tappe, senza riferimenti topo-geografici, solo preoccupato
d’inquadrare detto viaggio nelle essenziali finalità politico-militari del momento. Le notizie pertanto vanno raccolte qua e la
con estrema attenzione, esaminando non le grandi opere storiche, dove peraltro la cronologia non interamente attendibile
(vedi ad esempio, Storia politica d’Italia, Ediz. Vallardi, vol. III, p. 10), ma quelle locali, soprattutto seguendo il più fedelmente possibile l’itinerario che Carlo V ed il suo seguito percorsero da Trapani, luogo dello sbarco, a Genova, località fin dove lo
seguiremo in questo studio.
La visita a Seminara
A quel tempo Seminara era una delle più potenti fortezze della Calabria, certamente assai nota alla corte spagnola non
soltanto per le tre battaglie ivi combattute da Consalvo di Cordova contro il D’Aubigny (aprile 1495), ma anche perché essa
era stata la località del primo conflitto diretto fra spagnuoli e francesi dopo il patto di Granada (1500). La battaglia decisiva,
che si svolse in contrada Terra Mala presso Seminara (1503), vide di fronte i più forti capitani di allora: tra gli spagnoli, il
Portocarrese, Ferdinando di Andrada, Alfonso Carvajal, Valentino Bonavida, Antonio De Leyva tra; francesi, il principe di Rossano, il conte di Mileto e il D’Aubigny, e fu favorevole agli spagnoli, che da allora si può dire non abbiano più avuto (tranne la rapida parentesi del Lautrec nel 1528) rivali per il possesso del Regno di Napoli.
Ma allora Seminara non sorgeva nel sito attuale ma sul versante orientale del colle su cui sorgeva il palazzo baronale,
del quale ancora oggi si vedono i ruderi, accanto alla piccola chiesa di S. Francesco. In questa citta, Carlo V giunse con il suo
seguito la sera del 3 novembre 1535, accolto con spontanea esultanza da quella popolazione, che certo ancora non aveva
dimenticato le gloriose vicende belliche in cui era stata coinvolta. L’Imperatore volle prima recarsi in visita alla chiesa di S.
Spirito e poi, sempre seguito dalla folla osannante e preceduto dai trombettieri a cavallo, si ritirò nel castello, ospite del conte
don Carlo Spinelli, primo duca di Seminara. A Seminara l’Imperatore si trattenne due giorni, partendo nella tarda mattinata
del 4 novembre per Nicastro.
A ricordo della visita imperiale, venne incisa sul fregio della acciata della chiesa dello Spirito Santo la seguente iscrizione,
che oggi si trova custodita, alquanto frammentaria, nel palazzo comunale:
ANNO 1535 CAROLUS V. ROMANORUM IMPERATOR
SEMPER AUGUSTUS POSTQUAM DEBELLAVIT
CARTHAGINEM, INGRESSUS EST SEMINARIAM,
TERTIO NOVEMBRIS DIE MERCURIO,
ET IN QUARTO MENSIS EIUSDEM RECESSIT.
«Nell’anno 1535, Carlo V, Imperatore dei Romani sempre Augusto,
dopo avere debellato Cartagine (Tunisi), entro in Seminara, mercoledì
3 novembre, e parti nel quarto giorno di quel medesimo mese».


VINCENZO SALETTA
IL VIAGGIO di Carlo V in Italia (1535 – 1536)
C.E.S.M
Via Emanuele Filiberto, 106
00185 Roma
INTRODUZIONE
Su questo viaggio, che è il terzo di quelli effettuati da Carlo V in Italia non esistono opere specifiche se si vuole prescindere
dai vari itinerari come quello pubblicato dal De Foronda y Aguilera (Estancias y viajes del Emperador Carlos V,
s.1., 1914), peraltro troppo schematico e dalla Cronica del Emperador Carlos V (voll. 5, Madrid, 1922, tomo III) di Alonzo
de Santa Cruz, che, pur ricco di particolari in relazione ai festeggiamenti, limita le sue notizie a quelle di alcune delle grandi
citta (Palermo, Messina, Napoli, Roma, Siena, Firenze, Asti, ecc.); tacendo interamente ogni sia pure lieve accenno alle altre
tappe. Lo stesso dicasi della voluminosa opera di Giuseppe De Leva (Storia documentata di Carlo V in correlazione all’Italia,
voll. 5, Venezia, 1863), che, a partire dalla pagina 158 del volume III, fa una lunga narrazione di questo viaggio, ma senza
scendere in particolari, senza precise indicazioni delle varie tappe, senza riferimenti topo-geografici, solo preoccupato
d’inquadrare detto viaggio nelle essenziali finalità politico-militari del momento. Le notizie pertanto vanno raccolte qua e la
con estrema attenzione, esaminando non le grandi opere storiche, dove peraltro la cronologia non interamente attendibile
(vedi ad esempio, Storia politica d’Italia, Ediz. Vallardi, vol. III, p. 10), ma quelle locali, soprattutto seguendo il più fedelmente possibile l’itinerario che Carlo V ed il suo seguito percorsero da Trapani, luogo dello sbarco, a Genova, località fin dove lo
seguiremo in questo studio.
La visita a Seminara
A quel tempo Seminara era una delle più potenti fortezze della Calabria, certamente assai nota alla corte spagnola non
soltanto per le tre battaglie ivi combattute da Consalvo di Cordova contro il D’Aubigny (aprile 1495), ma anche perché essa
era stata la località del primo conflitto diretto fra spagnuoli e francesi dopo il patto di Granada (1500). La battaglia decisiva,
che si svolse in contrada Terra Mala presso Seminara (1503), vide di fronte i più forti capitani di allora: tra gli spagnoli, il
Portocarrese, Ferdinando di Andrada, Alfonso Carvajal, Valentino Bonavida, Antonio De Leyva tra; francesi, il principe di Rossano, il conte di Mileto e il D’Aubigny, e fu favorevole agli spagnoli, che da allora si può dire non abbiano più avuto (tranne la rapida parentesi del Lautrec nel 1528) rivali per il possesso del Regno di Napoli.
Ma allora Seminara non sorgeva nel sito attuale ma sul versante orientale del colle su cui sorgeva il palazzo baronale,
del quale ancora oggi si vedono i ruderi, accanto alla piccola chiesa di S. Francesco. In questa citta, Carlo V giunse con il suo
seguito la sera del 3 novembre 1535, accolto con spontanea esultanza da quella popolazione, che certo ancora non aveva
dimenticato le gloriose vicende belliche in cui era stata coinvolta. L’Imperatore volle prima recarsi in visita alla chiesa di S.
Spirito e poi, sempre seguito dalla folla osannante e preceduto dai trombettieri a cavallo, si ritirò nel castello, ospite del conte
don Carlo Spinelli, primo duca di Seminara. A Seminara l’Imperatore si trattenne due giorni, partendo nella tarda mattinata
del 4 novembre per Nicastro.
A ricordo della visita imperiale, venne incisa sul fregio della acciata della chiesa dello Spirito Santo la seguente iscrizione,
che oggi si trova custodita, alquanto frammentaria, nel palazzo comunale:
ANNO 1535 CAROLUS V. ROMANORUM IMPERATOR
SEMPER AUGUSTUS POSTQUAM DEBELLAVIT
CARTHAGINEM, INGRESSUS EST SEMINARIAM,
TERTIO NOVEMBRIS DIE MERCURIO,
ET IN QUARTO MENSIS EIUSDEM RECESSIT.
«Nell’anno 1535, Carlo V, Imperatore dei Romani sempre Augusto,
dopo avere debellato Cartagine (Tunisi), entro in Seminara, mercoledì
3 novembre, e parti nel quarto giorno di quel medesimo mese».