Nonostante Pistolesi Bagnara resta umiliata, perché?

Nonostante Pistolesi Bagnara resta umiliata, perché?

 

“Arriva un momento in cui è necessario abbandonare i vestiti usati che hanno già la forma del nostro corpo e dimenticare le strade che ci portano sempre negli stessi luoghi. È ora di andare in viaggio. E se non osiamo intraprenderlo, resteremo per sempre ai margini di noi stessi”.

Basterebbero queste poche righe di Fernando Pessoa per dire chiaramente che il tanto atteso cambiamento che tutti aspettavamo dalla nuova amministrazione di Bagnara ancora non c’è e che già si comincia a parlare di ponte verso il cambiamento e non di cambiamento vero.

Prima di scrivere quello che penso, pensare è gratis e tutti dovrebbero farlo liberamente e senza paraocchi, qualcuno facendo tesoro della storia passata per non commettere gli stessi errori fatali alla cittadina, vorrei dire una cosa chiara e tonda, limpida e trasparente: ad oggi nessuna persona diversa da Adone Pistolesi può governare la cittadina.

Affermo quanto detto perché eventualmente chi poteva farlo non si è proposto e se proposto da altri ha rinunciato e altri si sono mestamente ritirati.

Non è facile schierarsi contro il politicume che si è impossessato trasversalmente dei partiti e della regione che impone la sua volontà su ogni cosa. Adone solo e nessun altro l’ha fatto, per questo a lui non c’è  nessun tipo di alternativa. Certo si è portato il lista, in consiglio comunale e in giunta anche gente che prima faceva parte del politicume di cui sopra ed è chiaro che anche per questo il cambiamento tanto sbandierato non c’è, e forse non potrà mai esserci.

Apprezzo l’impegno personale di Adone, la tenacia, la volontà, tutti gli interventi urgenti, ma siamo sicuri che per tutti è così, e se è così perché le cose non vanno per i verso giusto?

Potrei fermarmi qui, ma la teoria è una cosa la concretezza dei fatti è altro.

Bagnara resta una cittadina umiliata dal potere nonostante Adone. Se non si assumono in comune persone capaci, tecnici competenti a gestire gli uffici comunali, sveltire le pratiche e nello stesso tempo allontanarne altri che hanno fatto oltre che il loro tempo anche molti danni, le cose non potranno mai cambiare, perché per esempio l’umiliazione delle endemiche code davanti all’ufficio che gestisce le bollette dell’acqua è indegno, da terzo mondo.

Circa sessanta, settanta persone al giorno per tutta l’estate sono state in coda per farsi modificare l’ennesima esosa bolletta dell’acqua che quell’ufficio manda ai cittadini secondo sentimento e non secondo la lettura che c’è stata quest’inverno, mi dicono che a Palmi si paga in media un quarto rispetto a Bagnara. Tra gli altri, come ogni anno, anch’io ho mandato indietro la bolletta, certificando il mio reale consumo totalmente diverso da quanto scritto e firmato nella bolletta stessa. Ancora aspetto risposta o nuova bolletta, intanto ho avvisato un bravo avvocato del luogo che è mia intenzione andare avanti e capire il perché di questa endemica situazione ai danni dei cittadini. Concludendo, questo è un primo dato di fatto che non è cambiato nulla e che la popolazione deve subire ancora l’umiliazione di ore di coda e i poveri impiegati gestire una situazione assurda di cui sono incolpevoli.

Non è cambiato nulla nemmeno nelle emergenze igienico sanitarie come quelle evidenziate da mesi al rione Valletta a causa dei continui versamenti delle fogne sulla rete idrica che ha contaminato tutti i serbatoi. Il problema esiste da via Calanello Valletta a via Genova. Lo affermo perché ho parlato con decine e decine di persone le quali sono concordi ad una raccolta di firme, solo un’eccezione a questa mia proposta di una persona con idee politiche e sociali opposte alle mie che mi ha risposto che non firma perché non fa politica. La situazione triste e sconsolata delle fogne e della distribuzione idrica è cosa antica e trascurata da decenni. L’usanza di risolvere il problema delle perdite che facevano crollare le strade mal fatte come il Corso V. E. II, via Gobetti o via Medina, tanto per citarne alcune, negli anni scorsi era quella di cementare la falla lasciando sotto i tubi rotti. Capisco che di quanto scrivo è un colabrodo tutta la cittadina, ma quando le persone arrivano in comune con le bottiglie di acqua, che dovrebbe essere potabile, che invece è di colore nero e con puzza di fogna, qualcosa subito bisogna fare. Invece si manda per l’ennesima volta l’ingegnere di turno (non me ne voglia) con un operaio con un piccone ad aprire pozzetti random e a sentimento cercando di sminuire il problema o facendo cadere la colpa sugli abitanti di quella via (Monza in questo caso). Premesso che un tecnico come l’ing. di turno quando esce dal suo ufficio deve essere riconoscibile come tale tramite cartellino identificativo ed è responsabile e preposto anche dell’operaio che sta assieme a lui, deve anche indossare i DPI allo stesso modo del singolo o della squadra che gestisce, cosa ignorata nonostante il “cambiamento”, almeno deve avere una mappa, un’idea, deve dare ascolto a chi conosce la situazione. Poteva proporre una soluzione almeno per dare la possibilità alle persone di potersi lavare faccia e denti senza avere addosso l’odore di merda. No, niente da fare, tutto come prima con la situazione che peggiora di mese in mese grazie anche ai mezzi pesanti del mercato che il martedì restano fermi per ore pressando e sconquassando ancor di più le malcelate vie del rione.

Il prof. Dato, sindaco dimesso dal politicume nel 1997, aveva trovato una soluzione oggi credo non più attuabile. Egli voleva proporre di dare in gestione fogne e acqua a una grande ditta nazionale la quale avrebbe rifatto tutto nuovo e in compenso avrebbe avuto la gestione diretta della riscossione dei servizi per 30/50 anni. Oggi la gestione di riscossione è al quanto strana, mi dicono che il comune versa una quota fissa alla Sorical e il resto rimane in cassa, quindi le mie domande sono: le bollette arrivano pompate spesso del 500% e più per far cassa? Le bollette arrivano gonfiate a tutti gli utenti? L’archivio degli utenti è aggiornato, allacci abusivi, allaccetti vari sono stati individuati e puniti? L’abuso delle bollette esose capitano sempre ai soliti o è a caso? Anche in questo caso il cambiamento non c’è stato, si procede con metodi vecchi a discapito dei cittadini. Invito a leggere Il Dlgs che 18/2023 che aggiorna la disciplina sulle acque potabili abrogando il Dlgs 31/2001.

“Sullo spinoso tema, e in difesa dei consumatori, la Cassazione si è già pronunciata nel merito dell’acqua non potabile che scorre impropriamente dai rubinetti delle case degli utenti.

La sentenza (Cass. Civ., Sez. I, 04.02.2016 n. 2182) prevede, infatti, che in caso di disservizi nella erogazione, l’utente ha diritto ad una riduzione del canone, nonché a ricevere un risarcimento per i danni subiti.

Spetta, dunque, al gestore dell’acquedotto pagare il risarcimento acqua non potabile. Infatti, se l’acqua non è fruibile per scopi umani viene meno una delle voci della bolletta dell’acqua, ossia quella che riguarda il canone di depurazione.

Ne consegue che, se l’utente si ritrova ad avere a casa acqua non potabile, il gestore non può richiedere che esso paghi per un servizio di cui non ha di fatto usufruito.”

E fin qua ho scritto di problemi antichi che oggi come ieri, alla Valletta come in altre zone del paese il politicume ha fatto finta di nulla, svuotando di tanto in tanto quello che resta delle fogne con auto spurgo, cosa che si fa ancor oggi.

Alla fine del mese di maggio ho fatto un salto a Bagnara per ascoltare sia Gratteri che parlava alle scolaresche e poi presentava il suo ultimo libro sia un concerto organizzato dall’amministrazione comunale alla Società Operaia di M. S.  poi spostato nella stessa piazza dove Gratteri presentava il suo libro e alla fine annullato.

Sulle manifestazioni con Gratteri mi limito a dire che lui da una parte e gli interventi degli amministratori dall’altra, sono state due cose non omogenee. I tempi della manifestazione si sono talmente allungati che uno dei maestri che doveva suonare e che non era l’ultimo arrivato, anzi un musicista di valore e di notevole spessore, si è giustamente rifiutato di suonare per la solita mancanza di sensibilità e superficialità con cui si organizzano e si valutano le cose. Comunque la cittadina rispetto ad un anno prima a maggio era molto più pulita e decorosa ma non ovunque. I giardinetti delle scuole elementari centro, quelle scuole dichiarate pericolanti, cominciavano ad essere trascurati rispetto all’estate scorsa. Quest’estate, quindi due mesi dopo, erano una vera vergogna tra sporcizia, cacche di cane, immondizie varie accatastate sul muro all’angolo delle scuole elementari di via SS. Pietro e Paolo, la fontanella dentro l’aiuola senza rubinetto dove scorreva l’acqua, che invece mancava nelle case, e poi si riversava per intasamento dello scarico sul marciapiede e sulla strada. L’incrocio tra corso V. E.II e la via SS. Pietro e Paolo è un luogo centrale molto trascurato, dove la larghezza di un intero marciapiede che scende verso il mare è stata occupata da un baraccone in legno adibito a bar che non permetteva ai pedoni di usufruire del passaggio. Centinaia di persone che dovevamo scendere in spiaggia o tornavamo dalla spiaggia a casa, slalomavamo tra le macchine ferme in due file e quelle che passavano. Credo che prima di dare i permessi per attività temporanee bisogna valutare l’impatto con la realtà e le problematiche che possano causare ai cittadini che hanno il diritto di camminare sui marciapiedi. Comunque mentre il rione Valletta e le sua popolazione venivano ancor più umiliati da queste situazioni: non bastasse il blocco di via Garibaldi perché c’è la moda di presentare i  libri in mezzo alla strada umiliando le piazza cittadine, non bastasse il mercato che crea problemi al rione tra i più piccoli e i più poveri del paese, non bastasse l’edificio delle scuole elementari pieno di tutto, deposito della qualunque e pieno di topi di grandi dimensioni che spesso passeggiano sul corso e le vie adiacenti e fin dentro l’ex asilo De Leo abbandonato a se stesso e decadente per mera presunzione; una parte del rione De Nava, mi dicono, viene mantenuta come un gingillo, sempre pulita e decorosa, forse vi abitano dei raccomandati o questo è il cambiamento?

Non tutti conoscono la mia mania di documentare il tempo che passa a Bagnara, parlo di mania e non di hobby perché avere circa un milione di foto può essere solo una mania di cui mi assumo tutte le colpe. Quest’anno tra le altre cose, per fotografare alcuni luoghi, ho voluto ripercorrere anche i tre sentieri principali che portano in cima alla rupe di Marturano, che dovevano essere traino per un movimento turistico tra le bellezze cittadine arrivando alle chiese storiche e al belvedere che invece sono abbandonate e pericolose alla faccia del decoro cittadino sventolato nei social. Un consiglio spassionato, meglio inibire il passaggio prima che qualcuno si faccia male, parlo sia di quella dei “Palumbari” sia di quella nuova costruita durante l’amministrazione Zappalà e soprattutto di quella della Croce che da Marinella porta all’inizio di Porelli. Esistevano fino a qualche anno fa, ai piedi di quest’ultima scalinata, i resti di una antichissima fontana che oggi sono spariti, restano solo le foto, lentamente stanno sparendo anche i primi gradini. Quella scala, non evidenziata in nessun tabellone turistico, credo sia la cosa più antica di Bagnara assieme alla Torre. Lo so che è bello scrivere bastioni normanni e farci ridere dietro da quei pochi che sanno, ma storicamente meglio valorizzare una scala veramente antica che non dei bastioni che di normanno non hanno nulla. Questo tanto per apprezzare il nulla sull’evoluzione culturale della cittadina nel rispetto della sua storia e del suo mantenimento e manutenzione. Con dispiacere ho visto gli inizi del degrado anche del monumento a Mia Martini a cui si vuole a tutti i costi dedicare il viale delle Rimembranze. A parte leggere un poco di storia e sapere perché in tutta Italia e non solo a Bagnara si è scelto un luogo da piantare alberi da chiamare Parco delle Rimembranze in onore non ad una singola persona ma di migliaia di soldati caduti durante la prima guerra mondiale, decreto Reggio del 1924, credo che la trascuratezza del sito in questione e l’odore di pesce marcio proprio sotto il monumento e di fogna lungo tutto il viale non calzino molto con l’idea di omaggiare la cantante nostrana ma calzino invece coi sassolini da togliere dalle scarpe di alcune persone. E se è vera la leggenda, che mi hanno raccontato di terza mano, dove si vede coinvolta la sorella famosa e la famiglia intera in una grande manifestazione celebrativa, credo si sia perso il lume della ragione. In una situazione d’emergenza in cui vive Bagnara, e come il “cambiamento” che non ha fatto nulla, solo briciole, contro il dissesto idrogeologico, coi i letti dei torrenti principali oramai simili a foreste, pericolose al primo nubifragio,  purtroppo si pensa  a foraggiare queste cose oggi molto superflue rispetto ai problemi seri.

I rifiuti lentamente cominciano a tornare sui marciapiedi che oramai sono diventati proprietà di esercenti impedendo il passaggio ai cittadini. Anche i privati che non hanno spazio in casa dove mettere i famigerati e inutili mastelli ricominciano a lascarli fuori  dalle abitazioni.

Quello che voglio dire in sintesi è che bisogna rispettare i cittadini, comprendere le loro esigenze e risolvere i problemi primari, i sassolini riportateveli a casa, la gente ha bisogno prima di un paese vivibile, il superfluo viene dopo, tanto dopo. Non scimmiottate il passato ma cambiate il volto del paese.

 Le energie, che oggi si mettono per cose futili forse saranno utilissime un domani per il rilancio della cittadina, vanno spese per cambiare, migliorare, costruire una società più sana. Per questo bisogna dare esempi veri e non fare selfie per addomesticare proseliti, sempre uguali e sempre gli stessi, per sentirsi gratificati. Concludo perché di alcuni grossolani errori non voglio parlare, porto, manifestazioni varie, bordellificio notturno, ecc., voglio solo accennare che sarebbe stato corretto proseguire sulla strada intrapresa quando il gruppo di Adone era in minoranza, ovvero di rinunciare a qualsiasi tipo di remunerazione sia in giunta che in consiglio comunale, o almeno accettare la proposta del gruppo di maggioranza che si identifica a sinistra di almeno dimezzarle.

Educazione civica dal palazzo verso i cittadini per avere un riscontro forte, acqua e fogne per i cittadini e per la città turistica che sognate per il futuro. Senza acqua e fogne non ci potranno essere mai strutture ricettive ma solo prese per i fondelli a danno dei cittadini. Parlare dal vivo con i bagnaresi, farsi vedere spiegare le problematiche, contatto umano, molto contatto umano e meno telefonini.

Per capire il futuro della cittadina basta contare in tutto il territorio le case chiuse, quelle con la scritta vendesi, quelle diroccate. Per la statistica si contano anche dalle 200 alle 300 macchine posteggiate sulla statale 18 nel territorio di Bagnara, in estate dalle 400 alle 450. Idee per risolvere il problema della viabilità senza creare ingorghi? Strade alternative credibili e fattibili? Proposte, progetti?

Cosa tenete a fare un campo sportivo in località Pizzolo che serve solo a spendere soldi quando quel terreno può essere utile in modo diverso e più utile alla popolazione?

Valorizzare le frazioni e i loro vasti territori a disposizione, dimezzare i tempi di percorrenza tra marina e montagna con strumenti appropriati. Sono stato a Perugia anche per capire come hanno fatto a creare scale mobili, ascensori, micro metropolitane per collegare il centro storico che è sito a 500 metri di altezza. Perugia è lontana da ogni autostrada ma piena di turisti tutto l’anno, forse perché hanno conservato quello che di bello c’era e non hanno distrutto o cementato niente.

Cimitero, vogliamo togliere tutte quelle scale private e fuorilegge che oramai impediscono il passaggio specie nella zona nuova del Rosario? Eliminare l’impianto elettrico obsoleto e dare modo ai cittadini di provvedere direttamente all’illuminazione delle lapidi tramite piccoli pannelli fotovoltaici che come qualità prezzo costano molto di meno dei 25 euro all’anno chiesti dal comune? Una luce con pannello solare grande poco più di una cartolina, posta in alto, al prezzo di 6 euro illumina una serie di sei lapidi per tutta la notte, posta il centro di due lapidi ne illumina dodici. La batteria di tre euro si cambia ogni cinque anni e funziona anche con la neve e lo scirocco. Potrebbe il comune stesso fare un impianto fotovoltaico rendendo esigua l’attuale tassa. Il sito è molto più pulito rispetto al passato ma alcune fontane sono piene di tutto e risiede un acqua stagnante putrida. Qui qualche miglioramento concreto si vede.

Ho scritto tutto questo, il finale molto sintetico, perché ho speranza nel cambiamento vero, ascoltare credo sia utile, cambiare qualcosa credo indispensabile, pensare che si possa continuare così sarebbe un suicidio per il paese.

Chi fa ricatti o mette veti suggeriti da ideologie nostalgiche e conservatrici non può essere il cambiamento. Lo stesso per chi ha sassolini nelle scarpe. Prima i cittadini di Bagnara, prima servire loro e non umiliarli, siete stati eletti per questo e non per altro, diatribe politiche e vicende personali fuori dal palazzo. Impegno serio per riconquistare la molta fiducia che purtroppo avete perso tra coloro che vi hanno votato. Non pettegolezzi, non questioni di lana caprina, non rancori, ma cambiamento come da programma elettorale. Serietà!

Gianni Saffioti

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Post Author: Gianni Saffioti