Mappa del progetto per la ricostruzione della cittadina dopo il terremoto del 1908

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Senza scomodare ancora il progetto del Ferrerese fatto per la ricostruzione della cittadina dopo il terremoto del 1783, per chi volesse approfondire indico la pagina https://www.bagnaracalabra.biz/cultura/la-bagnara-dellarchitetto-ferrarese-mai-realizzata/, in questa mappa si evidenzia l’eliminazione dei baraccamenti costruiti subito dopo il terremoto del 1908, da approfondire nella pagina https://www.bagnaracalabra.biz/cronaca/disegni-dei-baraccamenti-post-terremoto-del-1908/, e la nuova immagine del centro con la progettazione dei nuovi edifici e la creazione di un’arteria parallela al corso V. Emanuele II, oggi viale Filippo Turati e tutti i caseggiati che poi con il tempo furono costruiti nella linea ultima di fabbricati adiacenti al mare, piazze comprese. La mappa si può leggere con occhi diversi, scoprire come cambiano i nomi delle vie, come sono sparite alcune piazze, come sono spariti i cortili e tanti spazi pubblici, come si è “evoluto” il paese grazie all’abusivismo e il non rispetto delle regole con conseguenze che abbiamo pagato, paghiamo oggi e pagheremo anche in futuro se i servizi essenziali del territorio non verranno ceduti per almeno 50 anni ad un consorzio specializzato e professionalizzato, possibilmente tedesco o russo che rifaccia completamente la rete idrica, quella fognarie e mantenga pulito il paese. Si spenderebbe molto di meno, pagando solo e direttamente la ditta e si avrebbe un servizio di qualità molto superiore a quello terzomondista di oggi. I paesi piccolini con più o meno 10.000 abitanti, e Bagnara oggi ne ha di meno, per avere una qualità di vita migliore fanno cosi ovunque, gestione diretta alle ditte che pensano a tutto per la pace dei sensi di chi governa  che non è stato, non è e non sarà in grado di fornire servizi almeno mediocri ai cittadini che pagano il massimo consentito dalla legge senza avere in cambio nulla o quasi. Acqua sporca e scarsa, paese sporco, raccolta dei rifiuti di pessima qualità, fogne vecchie, maleodoranti e piene di perdite come l’acquedotto, la ciliegina è quando a causa delle perdite di entrambe le reti, si mischiano le “carte”, tutto poi va a finire in mare in un paese solo ed esclusivamente “potenzialmente” teoricamente, tendenzialmente e sdraiatamante turistico. Il finale dell’articolo si riferisce anche a fogne e acqua in quanto nella mappa ci sono anche disegnati entrambi i progetti che potete tranquillamente seguire sdraiati sotto i vostri ombrelloni, lamentandovi e criticando lo stato delle cose, com’è stato per ieri, e come sarà anche per domani.

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Post Author: Gianni Saffioti