Una vecchia e curiosa cartolina della spiaggia, abbastanza conosciuta

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Una vecchia e curiosa cartolina della spiaggia, abbastanza conosciuta

Questa cartolina ha alcune note che la rendono unica nel suo genere. Premesso che esistono cartoline simili con e senza cornicetta e che è stata ristampata più volte, porta la caratteristica principale che il negativo, che è stato inserito rovesciato sotto la lente dell’ingranditore fotografico, ha creato la prima copia cartacea stampata rovescia. Considarato che le cartoline all’epoca si stampavano in luoghi molto distanti, questa è stata lavorata a Terni, il danno di centinaia e centinaia di copie fù irrimediabile e così si commercializzò rovescia.

Non sto qui a spiegare cos’è un negativo, visto che oggi le foto sono digitali e immediate, dico solo che era un supporto in cellulosa su cui si imprimevano le immagini dopo lo scatto con la macchina fotografica e poi si sviluppava e si stampava mediante processi chimici manuali laboriosi . L’evoluzione ha reso oggi tutto più facile e per ottenere lo stesso errore di questa foto oggi basta ruotare  il file iniziale in modo che sinistra e destra si invertano.

L’immagine denota un decadimento in basso a sinistra dovuto a qualcosa di umido che ha intaccato la carta, anche sul retro ha qualche problema. Proprio sul retro, quello che rende interessante l’oggetto, ma non più di tanto, è l’arcinoto francobollo della tessitrice, che ha per sfondo la costa Viola, immaginandola in una casa aggrappata sulla costiera alla marina di Palmi. Francobollo che fa parte della serie di 19 pezzi dedicati all’Italia del lavoro messi in commercio il 20 ottobre del 1950. Un lavoro tipografico molto valido e di gran gusto che vi proponiamo sotto dopo aver reso giustizia alla cartolina rendendola corretta alla vista di chi guarda. La cartolina è stata prodotta dall’editore Rosario Ciccone ed è facilmente rintracciabile sul web come il bollo in questione.

Giustamente qualcuno si chiederà cosa stiano facendo quei ragazzi in cerchio che sembra vogliano simulare i saltimbanchi del circo. Era un gioco dove si simulava la ruota del pavone: e come l’animale maschio la usa per accattivarsi le simpatie della femmina, allo stesso modo i ragazzi del dopoguerra dimostravano a chi li guardava il loro coraggio e la loro bravura.

Quale luogo meglio indicato della spiaggia che durante il regime fascista era divisa tra maschi e femmine e nessuno si poteva pavoneggiare?

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Post Author: Gianni Saffioti