Il mio personale ricordo degli angeli blu, di Francesco Santoro

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1969 – A undici anni mi arrampicavo sul muretto della Pro Loco per vedere suonare “I Demoni” con il particolare interesse di studiare i movimenti delle mani e le “svisate” del mio idolo e maestro Nino Sofio, tastierista di quella formazione.  Questa straordinaria situazione, che mi portò nel tempo ad amare la musica, purtroppo durava ben poco in quanto venivo puntualmente invitato dal simpaticissimo don Attilio Papalia a sparire immediatamente.  Ed io infatti sparivo come un fulmine saltando dal muretto.

La musica era, e rimane ancora adesso, la mia più grande passione ed in passato sono stato il tastierista e cantante degli “Angeli Blu”, il complesso che nacque a Bagnara Calabra nel 1970.

La tecnologia digitale non esisteva ancora e già da tempo con il mio amico e chitarrista Domenico Frosina detto “Mico” allora tredicenne, suonavamo tra le mura di casa, ascoltavamo i Deep Purple e i Led Zeppelin, elaboravamo accordi e, ciascuno con il proprio strumento, imparammo a suonare “Samba Pa Ti” in sol diesis, in quanto il “geloso” che avrebbe dovuto darcela in tonalità originale (cioè in sol maggiore…..ma questo lo scoprimmo più tardi) girava leggermente più veloce …..  negli anni la suonammo sempre in sol diesis. 1970 – Avevo dodici anni quando Mico ed io, decidemmo di formare un gruppo coinvolgendo il cantante Tonino Lopresto ed il batterista Rinaldo Zoccali.  All’epoca suonavo la fisarmonica  (una Soprani rossa sottratta a mia cugina Pina…… che di tanto in tanto tentava invano di suonarla…..).  Fino ad allora le nostre esibizioni  si erano limitate all’intrattenere amici e turisti nelle calde serate d’estate nelle panchine di Piazza Marconi assieme a Pasquale Bellantone, a Rodolfo Ocello, qualche volta assieme a Jeff, ed eravamo particolarmente attratti dalla buona musica che arrivava dalla Gran Bretagna. 1971/1973 – Non potrò mai dimenticare quando i genitori di Mico ed i miei, successivamente all’ottenimento di buoni voti a scuola, comprarono a lui la prima chitarra elettrica ed a me un organo a quattro ottave ….. a condizione che la nostra attività musicale non dovesse mai e in nessun caso far passare in secondo piano i nostri impegni scolastici. Ci fu proibito infatti, qualche tempo dopo, di imbarcarci per andare a suonare sulle navi da crociera …….

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Angeli Blu 1973 – Da sinistra: Francesco Bombara, Francesco Santoro, Tonino Lopresto, Mico Frosina, Alfonso Barbara.

Ipotizzammo di chiamare il gruppo con il nome, per noi un po’ sdolcinato, “Gli Angeli Blu”, in quanto appariva stampato sulla grancassa della batteria di Rinaldo.  Forse questo nome richiamava i famosi piloti di jet o, più semplicemente, voleva probabilmente ispirarsi a qualche cosa di religioso.  Peraltro lo stesso Rinaldo sosteneva di aver suonato al nord con un complesso chiamato “Angeli Blu” e che potevamo appropriarci di questo nome non essendo quel gruppo più in attività. Il nome rimase in bilico per qualche settimana o mese….. eravamo i “senza nome” fino a quando Pino Cacciola, ad una delle nostre primissime apparizioni in pubblico nel piccolo teatro dell’Azione Cattolica…..ci presentò, pronunciando senza esitare queste parole: “……Voglio presentarvi il complesso che allieterà queste serate…… gli Angeli Blu”.

La prima formazione del complesso

 

A quell’epoca, i bassisti a Bagnara erano praticamente inesistenti e pertanto, decidemmo di dare al gruppo più consistenza chiamando nella formazione Francesco Bombara, il quale faceva parte della nostra squadra, cantava e suonava la chitarra.  Si unì a noi come …… bassista.  Aveva possenti dita e una voce gradevole, che spesso riconduceva a Elvis.

Iniziammo con un repertorio leggero, per via della straordinaria e intonatissima voce di Tonino che era il nostro punto di forza.  Ranieri, Morandi, Battisti, Formula 3, Dik Dik, Nomadi, PFM, Le Orme e, di tanto in tanto anche un po’ di Santana e di Black Sabbat.  Oggi si direbbe: un gruppo che suonava “cover”.

La nostra prima esibizione al festival di San Pietro al quale partecipammo con la canzone “Sguardo verso il cielo” delle Orme, ci valse il secondo posto. Successivamente, durante una serata in piazza Matteotti spalleggiammo addirittura ….. il “Quartetto Cetra”.

 Avevamo acquistato o preso in prestito qualche amplificatore dai “Lover Boys”, uno dei gruppi dell’epoca e, già da qualche tempo in attività.  Da una costola dei “Lover Boys” nacque la sezione ritmica degli  “Angeli Blu”.  Di tanto in tanto infatti, nel vivaio dei “Lover Boys” si esercitava il giovane batterista Alfonso Barbara.  Quando Rinaldo lasciò gli “Angeli Blu” per trasferirsi al nord e, qualche tempo dopo anche Francesco Bombara per il servizio di leva, Alfonso entrò a far parte della nostra formazione e, quasi contemporaneamente, anche il bassista dei “Lover Boys” Massimo Ocello.

Nel corso degli anni settanta, a Bagnara, vi erano in attività quasi una decina di gruppi musicali, a proposito … qualcuno ricorda il deposito di Saverio D’Agostino “u gazzusaru” … sala prove, e scuola di vita e di formazione musicale per tanti musicisti bagnaresi…?

1974/1976 – Ebbene, per centoquarantottomila lire (ricordo che le ultime ventottomila le racimolammo setacciando le nostre dieci tasche) acquistammo da Saverio un furgone Fiat 1100, nonostante nessuno di noi avesse ancora compiuto diciott’anni ed avessimo bisogno di un autista che lo guidasse. Tanti sono stati i nostri autisti che lo hanno guidato, uno per tutti  il più assiduo, è stato Angelo Gioffrè fratello di  Peppe che era fortunatamente per noi anche un bravo meccanico e, tanti sono gli aneddoti da raccontare ogni qualvolta la Polizia o i Carabinieri ci fermavano per strada.  Ad esempio, una volta un brigadiere dopo aver riscontrato le precarie condizioni del mezzo, ci invitò a sparire immediatamente altrimenti il maresciallo, che nel frattempo ne stava controllando un altro, ci avrebbe fatti “impiccare”…

Il problema fondamentale del gruppo, data l’abitudine di suonare a volumi elevati, era il continuo disturbo che quasi quotidianamente si arrecava ai vicini.  Nel tempo fummo costretti a spostarci continuamente affittando numerosissimi locali per le prove … e qua e là venivamo puntualmente sfrattati.

La seconda formazione del gruppo

Tonino lascia gli Angeli Blu.  Da questo momento il gruppo, pur mantenendo una base melodica di tipo leggero, per via degli impegni per lo più consistenti in matrimoni, talvolta si spingeva verso le sonorità del pop e del rock quando si trattava di esibirsi nelle serate di piazza nei paesi vicini o quasi. Rimasi per qualche periodo io l’unico cantante del gruppo. I brani, oltre a quelli leggeri ovviamente, erano quelli degli Eagles, dei Credence Clearwater Revival, dei Rolling Stones, di Paul MCartney, dei Beatles, dei Santana …

L’amplificazione, di per se già scarsa, dava segni d’insofferenza tanto che pensammo seriamente ed anche un po’ incoscientemente di rinnovarla per cui nel periodo più florido e ricco di impegni, ci recammo a Polistena presso il negozio di strumenti musicali di Cecè Calcopietro e potenziammo l’impianto acquistando alcuni amplificatori, una batteria, una magnifica chitarra Fender “Mustang” ancora oggi nelle mani di Mico in perfette condizioni, un pesantissimo Leslie da 100 watt e 100 chili di peso, per finire con un impianto di amplificazione da 300 watt per la gioia di tutti noi ed in particolare di Peppe Gioffrè che nel frattempo aveva preso il posto di Tonino come voce solista.

Con l’ingresso di Peppe, vista la particolare timbrica della sua voce, elaborammo brani dei Deep Purple, dei New Trolls e talvolta sviluppammo i cori, con l’aiuto vocale di Mico e di Massimo.

Massimo lascia gli “Angeli Blu”, e la mia fraterna amicizia con Enrico Oriana, che all’epoca era un chitarrista dei “Young Lovers” uno dei gruppi formati da Rodolfo Ocello, mi portò a proporgli di diventare il nostro bassista.  Enrico dapprima fu scettico in quanto avrebbe dovuto cambiare completamente la sua impostazione, ma accettò di buon grado il nostro progetto al punto da munirsi, facendoselo importare direttamente da Los Angeles, di un preziosissimo Fender “Precision” che utilizza ancora oggi.

La terza formazione degli Angeli blu

 

Al seguito degli “Angeli Blu” vi era un  gruppo di amici che costantemente partecipava alle nostre, più o meno travagliate e stravaganti, vicende.  Voglio citare per tutti il carissimo Totò Ferruccio che ci ha lasciati prematuramente. Senza questi amici non si sarebbero potute organizzare tantissime iniziative come ad esempio il teatro, il festival e le serate danzanti alla Pro Loco che, specie nei periodi di crisi, dovevano essere necessariamente programmate per fare cassa.

I rapporti con gli altri gruppi bagnaresi furono sempre improntati alla massima cordialità, rispetto e collaborazione.   Nel tempo, fu anche possibile confrontarsi tra musicisti  mescolandosi all’interno dei vari gruppi, interagendo e scambiandosi le personali esperienze musicali.

Trascorremmo un periodo meraviglioso, ricco e intenso, fatto di buona musica, di emozioni, di grande allegria ed amicizia sincera, che dura ancora oggi.  Nel corso dell’anno 1976, il gruppo si sciolse definitivamente.  Oggi ognuno di noi svolge professioni ed attività in altri ambiti, ma l’esperienza degli “Angeli Blu” è rimasta indelebile nella nostra memoria.

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Post Author: Gianni Saffioti