Fabbrica di ceste di Rocco Caruso, cartolina postale del 1940

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   Fabbrica di ceste di Rocco Caruso, cartolina postale del 1940

Una Cartolina postale del 1940 a testimonianza di una spedizione di ceste della ditta Rocco Caruso da Bagnara a Avola in provincia di Siracusa.

Il periodo più florido di questo lavoro a Bagnara, è stato tra la fine dell’ottocento e l’inizio della seconda guerra mondiale. Si lavoravano diversi tipi di legno e si producevano legnami e articoli assai differenti tra di loro.

In base alle culture ed ai periodi stagionali, si producevano ceste, doghe, circhi, pali, paluni, verghelle.

     Si producevano inoltre forme per oggetti vari e per scarpe in particolar modo, ed ancora, trappiti, specie di filtri per frantoi macina olive per fare l’olio; quest’ultime fatte con legno di castagno. E poi ancora, Sparrazzi, panari, cannistri e  ventagghi.

     Le ceste venivano prevalentemente commerciate in terra siciliana e servivano per la raccolta di patate, piselli, carote, carciofi, ecc. Il loro commercio si fece talmente vasto, che alcuni imprenditori bagnaresi impiantarono fabbriche e magazzini in vari luoghi dell’isola siciliana. Tra le più importanti quella di Iaracitano a Palermo.

      Il periodo più impegnativo nella costruzione delle ceste, era quello che precedeva la raccolta della patate in particolar modo nelle zone di Giarre e Riposto, dove se ne producevano grossi quantitativi.   Solo in questo periodo venivano prodotte e spedite circa cinquecentomila ceste.

Tra i tanti proprietari di fabbriche di ceste, si ricordano: i Carbone, i Mala e i Lanzo, che furono i primi ad intraprendere questo tipo di lavoro nel nostro paese importandolo dalla piana di Gioia Tauro. I Gioffrè, riunitisi sotto la società Ibla, e di cui Gregorio fu il presidente dei commercianti. I Carbone, i Caruso, Papalia, Ieracitano, Caratozzolo Carmelo, Barilà De Angelis, la ditta Luppino e Clemente, i fratelli Dominici, i Gramuglia, Vincenzo Barbaro, Dato, Bellantoni, Venturino De vivo, Micu Seminara e i fratelli Morabito, che tra l’altro erano maestri artigiani di ottima fattura.

Immagine tratta dal web.

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La lavorazione e il commercio del legname

Post Author: Gianni Saffioti