Cultura bagnarese: Il campanile del Rosario e prefazione a Bagnara nel 500 – 31 ottobre 2013

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La nostra chiesa e la cultura bagnarese

Il campanile del Rosario e prefazione a Bagnara nel 500

31 ottobre 2013 – Palazzo Madonna delle Grazie – piazza Rosario

 

Considerazioni generali sulla serata

di Gianni Saffioti

Si è svolta il 31 ottobre nella sala convegni del palazzo della Madonna delle Grazie, sita adiacente alla chiesa della madonna del SS. Rosario, una manifestazione culturale a cura della stessa arciconfraternita con la collaborazione dell’archivio storico fotografico bagnarese che oltre a preparare il filmato ha posto al tavolo dei relatori tre personalità di rilievo nel panorama della storia e della cultura bagnarese: in ordine alfabetico il dott. Antonino Pasquale Calabrò, il dott. Alessandro Carati, il dott. Clemente Puntillo, ai quali si è aggiunta con molto piacere la dott.ssa Anna Arcudi, artefice del restauro dell’opera marmorea del Padre Eterno che esposto alle intemperie aveva urgente bisogno di una severa pulizia.

Il temi della serata che sapientemente aveva scelto il dott. Calabrò riguardavano il campanile della chiesa: la sua storia, le sue campane e la sua attualità e una prefazione ad uno studio molto corposo che si sta svolgendo e che riguarda la storia della nostra cittadina nel 1500; tema quest’ultimo venuto alla ribalta dopo l’amicizia e la stima che si è instaurata tra il dott. Puntillo e l’avv. Carratelli, che  ha messo a nostra disposizione una stampa di fine 500 di Bagnara dalla quale i nostri tre esperti (Calabrò, Carati e Puntillo) stanno ricavando notizie molto importanti e che presto metteranno a disposizione dei cittadini. A dire il vero una prima piccola pubblicazione, che con un pizzico di orgoglio abbiamo visto girare nella cittadina, l’abbiamo già pubblicata in quaderni bagnaresi a firma del dott. Puntillo e si può leggere e scaricare gratuitamente dal nostro sito www.bagnaracalabra.biz.

Senza fare ancora tanti preamboli, diciamo che lo scopo della serata che ha visto la sala convegni del palazzo della Madonna delle Grazie gremita, era quello di illustrare con un argomento qualsiasi che interessasse la chiesa, l’importanza dello studio e quindi del riordino dell’archivio molto interessante della chiesa stessa. Da quell’archivio, come dagli archivi delle altre chiese, si giunge ad incrociare la storia, la vita, la cultura e la società della città di Bagnara. Quindi è fondamentale la sottolineatura di un riordino serio e professionale che è stato cominciato questa estate anche grazie all’aiuto dell’ a.s.f.b. nelle persone dei dott. Carati e Puntillo, e che deve continuare in modo da dare la possibilità agli studiosi di trovarsi a loro agio nelle ricerche senza stare a scartabellare e magari rovinare documenti di estrema importanza. Il tutto si è svolto nel massimo ordine e nella più assoluta trasparenza ed onestà intellettuale, coadiuvati da giovani membri del consiglio di amministrazione della chiesa che hanno imparato in fretta, grazie agli insegnamenti del dott. Puntillo, come catalogare il materiale a disposizione. L’inesperienza della giovane gestione amministrativa ha involontariamente indotto a degli errori, anche gravi, di forma nel chiedere le autorizzazioni necessarie per l’accesso degli studiosi negli archivi e di questo siamo tutti molto rammaricati e comprendiamo anche la preoccupazione del padre spirituale e responsabile delle chiese di tutto il centro cittadino, l’abate Rosario Pietropaolo.

 L’abate che conosce da tempo il senso del nostro operato, ad egli ho assicurato ancora una volta, caso mai ce ne fosse stato bisogno, la massima trasparenza di tutta l’operazione, della quale come si è potuto constatare la sera del 31 ottobre 2013, non più che portare benefici e valorizzazioni importanti alla chiesa, alle sue strutture, alla sua storia. Mettendo a disposizione le nuove strutture tecnologiche per lo studio, lo sviluppo e la divulgazione delle tradizioni, eliminando il concetto che le vuole associate alla chiusura ed alla conservazione ed introducendo delle idee di concezione innovative di apertura e di progresso verso il futuro, mettendo al centro la CULTURA della chiesa del SS. Rosario e quella delle altre chiese come uno dei punti di forza, si può avere  una vera, seria, onesta e disinteressata rinascita culturale cittadina senza elemosinare soldi pubblici o sovvenzioni varie, tutto gestito in maniera GRATUITA per amore verso un paese pieno di risolse che mai nessuno ha voluto o saputo sfruttare per il bene comune. Si, perché il bene comune che è uno dei cardini della cultura cattolica è arma vincente contro gli innumerevoli sprechi ed ambizioni personali che da decenni caratterizzano la società Bagnarese e del meridione in genere. Gli archivi delle nostre belle chiese sono una miniera che se ben sfruttata possono portare soddisfazioni enormi non solo alle congreghe ma alla città tutta.

Comprendo le difficoltà, le titubanze e la grande preoccupazione dell’Abate, che in passato durante una riorganizzazione di un archivio di una congrega cittadina ha dovuto recuperare al nord dell’Italia un prezioso documento pontificio che era misteriosamente sparito. Una volta digitalizzati i documenti originali, non sarà più necessario utilizzarli per scopi di studio e cosi tutti potranno stare tranquilli che le operazioni di studio e di sviluppo degli archivi saranno indipendenti dagli originali e si potranno cosi impostare riunioni, convegni, dibattiti e costruire lavori come quello del 31 ottobre 2013, dove si potrà portare a conoscenza la storia, dove si divulgherà la cultura, dove si costruirà la curiosità nei giovani ad interessarsi dello sviluppo ed del progresso della cittadina. E ripeto, il tutto senza spendere un soldo e senza disturbare nessuno, il tutto fatto con passione ed amore e senza nessun tipo di ritorno, solo amore e disinteresse. Un grazie ai ragazzi della congrega per quanto hanno fatto ed un grazie alle numerose persone che sono rimaste in piedi in sala fino alla fine della serata, 70 sedie non sono bastate ma non c’era posto per metterne altre, ci ho provato personalmente un’ora prima della manifestazione quando ci siamo trovati per provare le apparecchiature. Complimenti all’arciconfraternita per la bellissima sala che mi auguro sfrutti al meglio per il bene della comunità di Bagnara. Grazie a tutti coloro che ci hanno gratificato con la loro presenza per sostenere una Bagnara città di cultura senza spreco di soldi pubblici.

Post Author: Gianni Saffioti