Depliant promozionale della pro loco di Bagnara alla fine degli anni 70

Depliant promozionale della pro loco di Bagnara alla fine degli anni 70

Questo deplinat cittadino, probabilmente fine anni 70, è composto da due fogli A4 piegati in tre parti uguali formando un opuscoletto di 12 pagine prevalentemente fotografiche. Al suo interno anche una mappa della cittadina molto minimalista, elenchi di attività commerciali cittadine che partecipavano come sponsor e una pagina personalizzata, sempre come sponsorizzazione, della ditta di marmi dell’artista cittadino Carmelo Barbaro. Non c’è la data di realizzazione ma ci sono i numeri telefonici ancora senza il 3 davanti.

Dicevamo che il contenuto è quasi tutto fotografico a cura del professionista Francesco Gioffrè che in questo modo ha dato il suo contributo alla realizzazione del lavoro. Di queste fotografie poi sono state realizzate delle cartoline. I tre slogan della prima pagina sono temi cari ad dott. Domenico Capomolla che li ha proposti più volte nei suoi articoli sui vari giornali a livello nazionale, uno in particolare da il titolo a un suo brano pubblicato anche su questo sito “Eterna primavera”.

Approfittiamo di una fotografia del Gioffrè, che ai più sembrerà cosa semplice, per evidenziare l’arte di questo fotografo che in quegli anni riusciva a impressionare sullo stesso fotogramma più scatti fotografici, anticipando quella che oggi si chiama composizione digitale o fotomontaggio di cui spesso si fa uso e abuso.

La fotografia all’esame è questa sotto che mette in evidenza con semplicità le attrattive turistiche della cittadina: la Torre come simbolo del paese, la spiaggia e il busto di una donna che spunta dal mare che può avere molti significati. Siamo vicini allo stemma cittadino, a una sirena e si potrebbero accennare anche le bagnarote.

Questo fotogramma è la composizione di due scatti sullo stesso rettangolo di pellicola, una questione di tempi di scatto e apertura del diaframma che il fotografo Gioffrè conosceva a memorie e per i quali il suo lavoro divenne un’arte. Per quei tempi non era facile e la tecnica da lui elaborata lo portò a risultati molto soddisfacenti che ancor oggi si possono ammirare negli innumerevoli album fotografici da lui realizzati.

Per saperne di più sulla sua tecnica e gli “attrezzi da lui ingegnati, costruiti e usati si consiglia di leggere una sua intervista al seguente link:

Piccola storia autobiografica del fotografo Francesco Gioffrè

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