Foto di luglio 2021 a Bagnara Calabra negli scatti di autori vari

Foto di luglio 2021 a Bagnara Calabra

negli scatti di Mimma Laurendi, Bruno Sinopoli, Tommy Fazzari, Carmelo Cacciola.

Bellezze naturali e  tradizioni ultracentenarie contrastano, oramai da decenni, con la trascuratezza e l’abbandono del luogo. Tutto scorre, tutto si dissolve tra gli sforzi immani di privati, tenaci e caparbi, che vorrebbero un paese certamente migliore di quello attuale. I muri d’abbattere sono tanti, il primo, comune per cultura a quasi tutto il meridione, è sintetizzato in queste poche righe: “Al mio paese, la piccola borghesia considera una grande prova di abilità arrivare a ingraziarsi con tutti i mezzi, anche i più bassi, chi comanda. La furberia al posto di ogni altra qualità umana. Chi non vi riesce è un imbecille, e chi non vi si adatta, un pazzo. ‘Ha relazioni’ è al mio paese dire molto.”

Ne 1950 l’editore V. Bompiani spinge, invoglia, incoraggia Corrado Alvaro a pubblicare un libro di memorie. Esce quindi nelle librerie, prima italiane e poi europee, tradotto in più lingue “Quasi una vita” che nel 1951 vince il premio Strega. Invitiamo tutti i cultori dell’intellettuale Calabrese di comprare e leggere questo libro struggente e ancor oggi attualissimo da cui è estratto il breve periodo sopra citato.

Siamo un popolo bravissimo nel commemorare ma poco incline a ricordare e soprattutto geniale a sfruttare e trasformare quanto di bello e di vero chi prima di noi ci ha lasciato. Figuriamoci a riflettere e capire e quindi prendere coscienza dagli scritti dei grandi e piccoli intellettuali locali, li soprattutto dove traspare il grande amore per la propria terra ma soprattutto l’indignazione, che è una denuncia, verso la realtà sociale  che va radicalmente cambiata e non alimentata.

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Post Author: Gianni Saffioti