I gabbiuni, prime forme di contenimento contro la potenza del mare in tempesta

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I gabbiuni, prime forme di contenimento contro la potenza del mare in tempesta

Nella foto che risale agli anni 60 li vediamo a difesa del litorale di Marinella con sullo sfondo la torre Aragonese. Certo non erano la difesa ottimale ma un primo passo per poi arrivare ai muretti in cemento armato e ai frangiflutti di oggi che non hanno però risolto ancora il problema. Le tecnologie più avanzate e prodotte in altre situazioni come ad esempio il muro esterno del porto che presenta la sua aerodinamicità e che evita l’ingresso alla maggior parte delle onde più potenti grazie alla sua forma concava che rigira l’onda in mare, danno prestazioni molto più elevate.

Una particolarità negativa dei gabbiuni era che al suo interno si potevano facilmente nascondere animali di ogni genere, soprattutto ratti di grandi dimensioni. Praticamente erano dei muri a secco recintati da gabbie di fil di ferro grosso, 2 mm circa ricoperto da rivestimento in plastica nero che garantiva per un certo tempo la durata della struttura contro la ruggine. Venivano usate da chi abitava li vicino come stenditoi per i panni da asciugare. Guai se accidentalmente cadeva qualcosa in mezzo, poteva considerarsi persa, molti sono stati i dispiaceri di noi bambini che li vicino giocavamo.

La foto originale, che per l’occasione è stata rielaborata credo sia del fotografo Francesco Gioffrè ma non ne ho la certezza.

Post Author: Gianni Saffioti