Vincenzo Fondacaro (1844 – 1893)

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Vincenzo Fondacaro (1844 – 1893)

In un opuscoletto senza data, firmato dal colonnello A. Iracà, per molti anni presidente della Pro Loco di Bagnara; ho trovato alcune interessanti notizie che ci parlano dell’impresa del Fondacaro. Per capire bene come effettivamente andarono le cose bisogna fare una piccola descrizione degli avvenimenti storici dell’epoca, che furono il preludio a quanto poi il capitano Vincenzo Fondacaro riuscì a realizzare.

Nel luglio del 1866 l’ammiraglio Carlo Pellion, conte di Persano incaricato d’attaccare con la sua flotta gli austriaci nell’isolotto di Lissa, davanti alla costa dalmata, fu clamorosamente sconfitto nonostante la superiorità numerica e la potenza delle nuovissime navi di ferro italiane, contro le navi di legno del nemico. Il senato riunitosi in alta corte di giustizia lo processò, degradandolo.

Vincenzo Fondacaro, emigrato da alcuni anni in Inghilterra dove era imbarcato sui mercantili britannici, il 24 maggio del 1876 diventa capitano di lungo corso della marina mercantile britannica. La marina italiana dopo il brutto colpo subito a Lissa, era scarsamente considerata in campo internazionale. Per il Fondacaro che viveva all’estero e che di professione faceva il capitano di una nave, questa ferita sembrava non rimarginarsi mai. Deciso a riconquistare il prestigio perso dalla marina italiana, Fondacaro decise di dimostrare al mondo intero ed all’Inghilterra in particolare che i marinai italiani erano in grado d’affrontare le insidie più pericolose, e d’avventurarsi in imprese memorabili.

 Il capitano Vincenzo Fondacaro ed altri due italiani, Orlando Grassoni di Ancona, e Pietro Troccoli di Camerota (SA), salparono il 21 marzo del 1880 alle ore 9 da Montevideo con un guscio di noce battezzato “Il leone di Caprera” Raggiunsero Buenos Aires dove avrebbero trovato i fondi per attraversare l’oceano Atlantico. Dopo una serie d’ostacoli e contrarietà, ritornarono a Montevideo dove trovarono un finanziatore che mise a loro disposizione quanto era necessario per l’impresa. Domenica19 settembre del 1880, il Leone di Caprera, 9 m per 2,30 m, per 1,60 m, con una stazza massima di 3tonnellate e mezzo, partì da Montevideo sotto lo sguardo di migliaia di persone che affollavano i moli del porto. Dopo un viaggio pieno d’emozioni e di peripezie, il guscio di noce giunse a Malaga in Spagna dove una gran folla lo attendeva all’entrata del porto.

Il 10 febbraio 1881 i tre giunsero a Castello di Farro dove il Leone di Caprera, avendo esaurito le risorse, fu portato a terra. Il 26 maggio la barca è issata a bordo del vascello inglese “Quinto” che il 10 giugno sbarca a Livorno.

 Vincenzo Fondacaro, rientrato a Bagnara fu accolto trionfalmente da migliaia di persone.                                                                                                                        Non pago del successo ottenuto, il capitano Fondacaro progettò la traversata da Buenos Aires a Chicago. Partì proprio da Buenos Aires dove aveva dovuto ingoiare amarezze in occasione della prima impresa, forse per restituire il veleno a quanti l’avevano vilipeso. Prese ancora il mare il 30 maggio del 1893 con un nuovo battello chiamato Cesare Cantù da lui stesso ideato e progettato, assieme a tre nuovi compagni di viaggio, tutti bagnaroti, Vincenzo Galasso, Vincenzo Carrisi, Vincenzo Sciplini. Arrivarono a Chicago dove furono accolti in trionfo. Ripartirono dal porto lacustre di Chicago, per affrontare il viaggio di ritorno, ma nulla più si seppe dei quattro bagnaroti che vennero ingoiati dalle onde dell’oceano.

 Allora s’affermò che alcuni loro antagonisti, invidiosi del loro successo e per non pagare una forte scommessa sulla riuscita dell’impresa, avrebbero fatto affondare il battello in pieno oceano.                                                     A Vincenzo Fondacaro, che nacque a Bagnara il 3 marzo del 1844 in una casa del vecchio rione Calcoli in mezzo ai grandi giardini coltivati a frutta ed attraversati dallo Sfalassà, la cittadina ha dedicato un monumento a forma di stele posta in piazza Marconi e realizzata dallo scultore Carmelo Barbaro.

Nel 1962 il cavaliere Marcello Iannì, ufficiale di marina, pubblicò una descrizione critica dell’impresa di Vincenzo Fondacaro, attingendo dal racconto che il navigatore stesso aveva minuziosamente fatto durante tutta la navigazione.

03 – 03 – 1844 data di nascita.

24 – 05 – 1876 diventa capitano di lungo corso della marina mercantile Britannica.

19 – 09 – 1880 inizia attraversata dell’Oceano Atlantico da Montevideo.

09 – 06 -1881 finisce l’attraversata dell’Oceano Atlantico a Livorno dopo aver toccato Malaga e Castello di Farro.

30 – 05 -1893 parte da Buenos Aires per giungere a Chicago; nel viaggio di ritorno trova la morte.

 

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Post Author: Gianni Saffioti