Domenico Valente il maestro della banda più grande del mondo
Il maestro Domenico Valente si è distinto nelle fila della banda Rossa per capacità tecniche e bravura sotto la direzione del Maestro Francesco Alati. Si diplomò al conservatorio di Milano perfezionandosi poi a S. Cecilia in Roma. Divenne maestro della banda di Chieti che negli anni trenta fu considerata banda di Stato e che Mascagni definì la più grande del mondo.
Nato a Bagnara il 2 gennaio del 1890, morì giovanissimo a Chicago l’11 settembre 1934 durante la fiera universale alla quale era stato invitato con la sua banda. Oggi le sue spoglie, riposano nella cappella di famiglia nel cimitero bagnarese. Nulla è mai stato fatto dalle autorità cittadine per ricordare degnamente il suo valore artistico.
La salma del Maestro Valente fu trasferita da Chicago a Bagnara dentro una cassa di color bianco e argento con la possibilità di poter aprire una finestrella, protetta ermeticamante da un cristallo, in modo da poterne vedere il volto.
Quando la salma arrivò alla stazione, migliaia di persone l’accompagnarono in un lungo e silenzioso corteo secondo a nessun altro, ne per la venuta del Re e ne per il passaggio del duce.
Da alcune informazioni raccolte tra i parenti del maestro abbiamo saputo che egli per amore della musica si sforzò di assoggettarsi al clima dittatoriale del periodo anche se le sue idee tendevano verso il socialismo come tutta la sua famiglia.
Quando dopo la sua morte lo vestirono prima di prepararlo dentro la cassa, i responsabili italiani della missione a Chicago ebbero la felice idea di vestirlo con l’uniforme della milizia fascista al posto del suo frack di maestro e direttore di banda. La famiglia del maestro protestò anche vivacemente ma non ottenne nessun ripensamento.

Questa è la sua ultima foto a Chicago assieme al pugile Primo Carnera, all’epoca ancora italiano, alla sua destra, primo a sinistra nella foto.


La salma del maestro che arriva alla stazione di Bagnara

Il corteo funebre che prte dalla stazione
L’abate Salvatore Gioffrè, il padre spirituale del Carmine Don Pantaleone e padre Rosario Caratozzolo precedono il feretro accompagnato da innumerevoli autorità politiche e dello stato.
Tra gli altri merita attenzione il suo maestro Francesco Alati alla destra della bara sul primo cordone.