Proporre che il termine bagnarota sia incluso nei vocabolari di lingua italiana.

<>
<>
<>

Proporre che il termine bagnarota sia incluso nei vocabolari della lingua italiana.

 

Come ha sottolineato il prof. Michele De Luca nella presentazione del suo libro sulle bagnarote il 30 settembre nel salone del palazzo della Madonna delle Grazie in piazza Rosario, il termine BAGNAROTA non è menzionato in nessun vocabolario della lingua italiana e tanto meno in nessuno di quelli del dialetto calabrese.

Per non cadere nell’inganno di confondere il termine bagnarota con il termine bagnarese, vale la pena ricordare che bagnarese è una donna che nasce a Bagnara, mentre bagnarota ha un significato diverso.

Ricordando che, bagnarese si nasce e bagnarota si diventa, ci rifacciamo al Cardone che distingue le donne bagnaresi in tre ceti diversi, le bagnarote erano quelle del  ceto più basso che sacrificavano la loro vita nei lavori più umili per poter sopravvivere, non tutte dunque potevano chiamarsi bagnarote, anzi quelle dei ceti più alti se ne guardavo bene prendendone le distanze. Oggi invece il proporsi come bagnarota è diventato una moda che come tutte le mode sfrutta le congetture favorevoli per vendere il prodotto, fare becero clientelismo, mettersi in mostra, ecc. . Sfido qualsiasi persona che si identifica oggi come bagnarota a fare la vita di stenti e sacrifici, di rinunce e patimenti che hanno fatto le vere bagnarote che oggi fortunatamente non esistono più.

Questo termine venne coniato dalle genti dei paesi dove esse si recavano in massa a vendere i prodotti locali o quelli che compravano a Messina e che arrivavano con le navi dagli altri paesi europei.  Considerato che da tempo oramai per indicare una donna forte, intraprendente, coraggiosa, lavoratrice, dinamica si dice “sei come una bagnarota” e che questo termine  antico grazie all’emigrazione è usato oggi come oggi sia in molte zone d’Italia e sia in quei paesi  europei che extra continentali dove maggiore è stato ed è tutt’ora l’afflusso migratorio bagnarese, credo sia doveroso che questo termine abbia diritto ad un posto nei  dizionari più titolati di lingua italiana per le motivazioni sopra scritte e per come ha sapientemente sviluppato il prof. De Luca nel suo intervento. Lo stesso prof. De Luca sarà impegnato in prima persona a disquisire questo tema con le persone titolate.

Questo è un altro passo importante per la cultura popolare bagnarese che ha nella bagnarota, che tante pene e soprusi ha patito, uno dei suoi più grandi potenziali culturali che è in gran parte ancora da scoprire e sul quale si continua ignominiosamente a speculare scopiazzando qua e la dal web o dai libri, spacciandolo come ricerca, senza neanche avere un briciolo di dignità e nominare la fonte da cui si sono copiate le notizie.

<>
<>
<>
<>

Post Author: Gianni Saffioti