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Pochi sono oggi gli studiosi del dialetto calabrese che hanno logica e cognizione della grandezza e della complessità del suo studio, tutti “allievi” del Rohlfs, cinque, sei professori tutti professionalmente legati alla lingua greca e latina, sale senza il quale l’approccio e le ricerche sono e saranno sempre limitate.
Dal più piccolo paese del Pollino e fino ai paesini sperduti della provincia di Reggio Calabra il prof. De luca ha realizzato uno studio, parzialmente pubblicato e che ancora continua, di oltre 20 tomi di mille a passa pagine ciascuno spiegando il perchè e il percome di ogni parola. Tra gli intervalli di tempo dello studio delle lingue dialettali calabresi, egli ha pubblicato circa 30 libri di cultura popolare calabrese, spulciando sui temi più noti come la cipolla di tropea, il bergamotto, il fico d’india, ecc. ecc.
Ultimamente si è anche interessato della nostra Bagnara scrivendo il primo libro ufficiale sulle bagnarote partendo da un punto ben preciso: il termine bagnarota non è registrato dai lessicografi in nessun dizionario.
Il libro pone la celebre figura tra il dialetto e la storia cittadina analizzando con scrupolo notizie e idee che sono un punto di partenza per studi che in futuro si faranno sull’argomento. La bellezza di questo libro è che non si danno verità , a parte quelle storiche scontate, ma si aprono strade a chi in futuro avrà competenze a sfruttare questa base, che ritengo ottima, per approfondire e ricercare soprattutto fuori dalle mura cittadine, per apprezzare e studiare i ricordi delle gesta delle nostre donne lasciate nella memoria di chi le ha conosciute. Il libro, che viene pubblicato con qualche mese di ritardo, edito da Laruffa è già sugli scaffali delle librerie reggine.
https://www.citynow.it/locali/archivio/libreria-laruffa-reggio-calabria-info/
Il prossimo libro del prof. De luca sarà sempre dedicato a Bagnara e tratterà della caccia al pescespada nel mare di Bagnara.
Un’estratto dal libro del prof De Luca
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