Morte di Paolo De Flotte, il 22 Agosto 1860 a Solano

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  Morte di Paolo De Flotte,  22 Agosto 1860 a Solano

  Lo stesso giorno, scendendo da Pedavoli un battaglione del 5.° cacciatore, comandato dal Maggiore Giuseppe Armenio, egli, essendo stato informato, per istrada, che a Solano vi erano i Garibaldini disbarcati presso Favazzina, e credendoli in poco numero, mandò porzione della sua forza, duecento uomini circa, i quali trovarono quella gente occupata , chi a fumare, chi a desinare, e chi al riposo, ma sparpagliata in diversi siti. Vi furono perciò delle accanite scaramucce, nelle quali morirono, giusta, le più fedeli relazioni, un centinaio di persone, cioè sessanta Garbaldini circa, e presso a quaranta soldati regi. Vi furono ancora de’ feriti, benchè in Poco numero.

    Ma gli assalitori nel vedere i Garibaldini riuniti, e in maggior numero, suonarono la ritirata, e in fretta; se ne scesero in Bagnara; donde, la dimane, col resto del battaglione che qui si trovava, partirono per Reggio.

Trai morti Garibaldíni si deplorò la perdita di Paolo De Flotte Signore Francese ( il  quale, nel 1898 , era stato Deputato all’ assemblee in Parigi) che col grado di Capitano comandava la 4.a compagnia del 1.° battaglione bersaglieri. (2)

     Il giorno 23, del suddetto mese di Agosto, la truppa regia, composta, di frazioni di diversi corpi, vinta, comunque si voglia, da’ Garibaldini nella battaglia di Reggio, nel ritirarsi ‘ si accampò sui piani della corona.

    Trovandosi ivi sprovvista, di viveri e di denari fece sentire al nostro municipio, che se non le avesse mandato sufficienti razioni sarebbe scesa per mettere a sacco e fuoco la città.

     Questa notizia pose in grande costernazione i Bagnaresi, e perciò molte famiglie cercavano di allontanarsi; ma le buone maniere usate verso quelli dal colonnello Marra, e dagli, aiutanti di Merendez, e di Garibaldi ancora cha era venuto qui, placarono l’animo di quella sbandata gente, che di viveri a sufficienza fu provvista dal Sindaco di allora Natale Denaro.

Il giorno seguente, 24 detto mese, verso le ore ventitre, giunse in Bagnara Garibaldi a cavallo, accompagnato da soli dieci ufficiali proveniente da Scilla, e pernottò in casa del comandante della nostra guardia nazionale Signor Carmine Romano.

Tratto da “Notizie storiche di Bagnara Calabra” di Rosario Cardone del 1873

Post Author: Gianni Saffioti