Le bagnarote e la vendita della raccolta dei capelli tagliati.

Le bagnarote e la vendita della raccolta dei capelli tagliati.

 

La vendita dei capelli tagliati ancor oggi è un grosso affare per il mercato delle parrucche, per un chilogrammo di capelli il prezzo medio è 6/7000 euro e le varianti sono molte, dalla lunghezza al colore, dalla grossezza alla qualità ecc.

 A Bagnara, fino agli anni 70, la raccolta dei capelli tagliati veniva fatta in particolar modo dalle persone più bisognose, donne soprattutto che poi vendevano quanto accumulato in paziente ricerca al “capijaru”o capillaru” che a sua volta li portava a Messina dove venivano lavorati, qualcuno anche a Napoli dove il mercato era più redditizio.

Come logica del tempo e della situazione vediamo anche in quest’ambito che le più impegnate alla ricerca dei capelli tagliati da vendere o da barattare erano le bagnarote. Certo non si trattava di un lavoro primario ma di un qualcosa in più per poter tirare avanti. Ognuna di esse aveva i propri punti di riferimento soprattutto fra le donne più anziane che quando si pettinavano raccoglievano i propri capelli che si fermavano sul pettine e poi li davano alle raccoglitrici. Splendide erano le acconciature dell’epoca dove i capelli molto lunghi si intrecciavano e si giravano in testa costruendo un fermacapelli naturale come mostrato nelle foto della pagina. La raccolta si effettuava anche fuori dalle mura cittadine, in alcuni casi esse li barattavano con merletti cosi come ci testimonia un anziano signore che da tempo vive all’estero che è stato intervistato da uno studioso del vibonese in preparazione del suo ultimo libro di prossima uscita.  Altre bagnarote negli anni 60/70, e queste sono cose ancor oggi vive nei ricordi delle persone più adulte, barattavano il loro “raccolto di capelli” con “tacci e pagghiola il plastica” che a quei tempi cominciavano ad arrivare anche nel sud della penisola a sostituire i recipienti in latta o in legno. A Marinella viene ricordato “u coppularu messinisi” che periodicamente passava dalle raccoglitrici a recuperare la preziosa merce. Tantissime altre notizie del genere e maggiori dettagli sul tema sulla pubblicazione prima citata che sarà posta in evidenza appena verrà posta in vendita.

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La signora Maria Carmela Iannì, foto del 1993

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La figlia della signora Maria Carmela Iannì, foto 1993

Post Author: Gianni Saffioti