Intervista al presidente della Pro Loco Vincenzo Maiorana

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Tratta dal periodico L’Obiettivo del gennaio febbraio 1985

proponiamo l’intervista all’allora presidente della Pro Loco

Vincenzo Maiorana

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1 gennaio 2015

Un affettuoso saluto a Cecè Maiorana che oggi ci ha lasciato per sempre

 

Si riempie di tristezza l’inizio del 2015 nella nostra cittadina, si è una giornata soleggiata anche se fredda, ma la notizia che l’amico Alessandro Carati mi ha dato poco fa è di quelle che ti fanno star male, riflettere e reagire con maggior passione e più voglia di prima. Stanotte è passato a miglio vita l’amico Vincenzo Maiorana dal quale ho imparato tanto e cercato nel mio piccolo di ricambiare per quello che potevo.

 Difficilmente mi presto a scrivere per ricordare persone care che purtroppo cessano di vivere, se mi permetto di scrivere queste poche righe lo faccio perchè lo sento ed ho ancora dentro radicati quei concetti onesti e sinceri che da lui ho appreso quando tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90 era presidente della pro loco e mi ha convinto a collaborare  per tentare di ringiovanire e rinnovare le sorti di quella associazione. Senza dubbio è stato un progressista di ferrea fede cattolica, certo avevamo idee diverse ma da ammirare la sua apertura al mondo giovanile che in quel frangente si è avvicinato alla pro loco e che da lui ha acquisito doti di etica, di morale e sopratutto di educazione civica. Le sue parole, anche se non ha mai avuto ne la volontà e ne la velleità di fare il professore, erano semplici e chiare come trasparente è stato lo spazio, il grande spazio, che ci ha concesso per allestire le manifestazioni che organizzavano nel locali della pro loco con il gruppo culturale che avevamo creato circa 20 giovani.

Egli credeva nei giovani e ci credeva sul serio, tanto che nel pomeriggio del 22 dicembre 2014, parlando assieme a lui e all’amico Saro Molinaro, con enorme piacere lo ascoltavo che imperterrito proponeva ancora etica, morale ed educazione civica. Non mi dilungo, altri meglio di me sapranno dire del suo impegno politico con la Democrazia Cristiana, il suo lavoro di capo ufficio dell’anagrafe del comune di Bagnara e molte altre cose che ha fatto nella sua esperienza terrena. Alla famiglia tutta un affettuoso abbraccio da parte mia ed i collaboratori dell’ archivio storico fotografico bagnarese. Terrò dentro il suo ricordo, i suoi insegnamenti, anche se fino alle sera del 22 dicembre 2014 non glielo avevo mai detto, ma lo sapeva, mi ha sorriso dolcemente ed era contento.

Post Author: Gianni Saffioti