Cultura popolare e il rischio di cambiare il significato delle parole dialettali. A Pujara

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Cultura popolare e il rischio di cambiare il significato delle parole dialettali.  A Pujara

Spesso si incappa nell’errore di confondere il termine bagnarese Pujára o quello siciliano Puddàra con la stella polare, in realtà essa è una costellazione, come ci spiega il prof. Michele De luca e come confermano i pescatori di Marinella e quelli siciliani o come ben scrive Vito Marino. Il web purtroppo non aiuta molto, anzi conferma l’errore di molti ricercatori e scrittori che ad esso si affidano per i loro articoli.

“L’orientamento notturno, sotto costa, avveniva, sempre a Bagnara, soprattutto nella stagione della “caccia” al pesce spada, scrutando nel cielo ‘a Pujára ‘le Plèiadi’, un ammasso di diverse stelle, circondate da nebulose a riflessione (riflettono la luce di stelle che si trovano nella loro vicinanza), visibili ad occhio nudo, presenti nella costellazione del Toro. E, manco a dirlo, la disposizione delle stelle più luminose di questo ammasso ha una notevole somiglianza con le due Orse, Maggiore e Minore!

La loro comparsa, nella volta celeste, inizia nella metà di Maggio e il loro tramonto alla fine di Ottobre. In particolare, in inverno, sono ben visibili al tramonto e ad Agosto s’iniziano a vedere alle prime luci dell’alba.

I pescatori di Bagnara, scrutando il cielo notturno, potevano stabilire l’ora del rientro a riva e comprendere il tempo meteorologico!

S’iniziava a vedere ‘a Pujára, nello spazio celeste, prima del Monte Sant’Elia e si seguiva la sua evoluzione fino al Capo. E, in quel preciso momento, s’interrompeva la pesca e si ritornava a riva. Ma ‘a Pujára indicava anche il tempo meteorologico, poiché quando essa era nascosta tra le nuvole voleva significare l’arrivo del cattivo tempo: «‘a curcáta (d’)â Pujára portáva málu témpu e ‘u mári si facíva ‘róssu (grosso) e avanzáva di moméntu a mmoméntu e ttiravámu ‘i bbárchi ‘nt’â śṭṛáda, ‘nt’â vía marína!».”

Brano trqatto dal nuovo libro di prossima uscita del prof. Michele De luca Storia della caccia al pescespada a Bagnara Calabra.

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— La Puddàra è una costellazione di sette stelle: le Pleiadi, che si trova tra il Toro e l’Ariete, che in inverno, alle ore 21 (una volta si diceva: ad un’ora di notte) si vede ad occhio nudo. Alla mezzanotte è “‘n pernu” (perpendicolare sulla terra); di mattina, al primo chiarire dell’alba si nota ancora. Per questo motivo una volta l’aurora si chiamava: “li sett’arbi” (le sette stelle dell’alba). Il Pitré scrive che a Palermo la Puddàra si considerava come “un carro sul quale la Madonna si asside e gira per il cielo”. C’era anche la credenza che contando le stelle della Pleiade comparissero “li purretti” (porri o verruche). —

Vito Marino

Post Author: Gianni Saffioti