Camagna, avvocato e deputato reggino si incrocia con la politica bagnarese
L’avvocato reggino Biagio Camagna (1892-1919) fu più volte eletto deputato nel collegio di Reggio Calabria, leggendo la sua biografia scritta da Federico Smidile egli viene descritto come radicale, poi anti Crispi e pro Giolitti, barcamenandosi sempre su un filo sottile tra i radicali stessi e l’area parlamentare favorevole a Giolitti. Egli si incrociò due volte con la politica bagnarese, la prima indirettamente durante le elezioni del 26 maggio del 1895 a causa di un articolo fazioso pubblicato sul n.322 del Giornale Calabria, dove il nome di Antonio De Leo (a favore di Crispi o crispino come scrive G. Cingari). Era associato assieme a quello degli “anti Crispi” Camagna, Chindamo e Colarusso.
Il De Leo il giorno prima delle elezioni inviò un telegramma al presidente del consiglio Crispi spiegando la sua linea politica e dove dichiarava che per difendersi da quell’attacco politico aveva fatto pubblicare un manifesto del quale riportiamo il testo integrale:
«Ho pubblicato stamane seguente manifesto: mi sorprende vedermi nel n. 322 del Giornale Calabria incluso fra candidati opposizione [insieme ai] signori Camagna, Chindamo, Colarusso. Ho pubblicato programma piena adesione attuale ministero, l’ho sottoscritto, e non so come possa essere frainteso e come altri possa atribuirmisici idee politiche da me non manifestate. La guerra gratuita che governo mi fa non è una ragione per farmi cambiare programma perché idee politiche non si adattano dalle persone serie [all’] impulso [delle] passioni. Antonio De Leo»
Nel collegio di Bagnara verrà eletto proprio il De Leo. La definizione di «crispino» data al De Leo da G. Cingari, lascia però qualche dubbio visto che nonostante le professioni di fede del candidato in questione, suo avversario sconfitto è Vincenzo Morello, noto con lo pseudonimo giornalistico di Rastignac, ex radicale e nel 1895 acceso sostenitore di Crispi sul II Giornale di Roma.
La seconda volta che l’avvocato Biagio Camagna di incrocia con Il collegio elettorale di Bagnara è durante le elezioni del 1909. Il 7 Marzo viene sconfitto di Misura da Giuseppe De Nava nel collegio di Regio Calabria per 67 voti e quindi non eletto. G. Cingari ci spiega come Giolitti lo portò in parlamento sfruttando le elezioni supplettive del luglio di quello stesso anno nel collegio di Bagnara Calabra con l’opzione De Nava.
Cingari riporta la voce secondo la quale la candidatura De Nava a Reggio Calabria sarebbe stata concordata con Giolitti, per aiutare Camagna. De Nava, infatti, eletto anche a Bagnara Calabra, avrebbe optato per questo collegio, lasciando campo libero nella conseguente suppletiva a Camagna. Quindi il collegio di Bagnara venne usato in realtà per far eleggere l’avvocato Biagio Camagna e non De Nava che era già stato eletto a Reggio Calabria.
Il testo completo della biografia, su richiesta è a disposizione di chi volesse approfondire.
Da consultare il meraviglioso libro di G. Cingari “Reggio Calabria” edito da Laterza nel 1988 p.468.
La foto in copertina è un particolare di una foto del web tratta da lameziaterme.it
