I bastimenti di Bagnara nel porto di Marsiglia alla fine del 1800

I bastimenti di Bagnara nel porto di Marsiglia alla fine del 1800

 La città di Marsiglia tra XIX e XX secolo è caratterizzata da una forte presenza italiana.

La città francese all’epoca era uno dei porti più grandi e frequentati del mediterraneo, punto di riferimento di tantissime navi italiane che svolgevano i loro commerci in Francia.

Tra le tante navi che arrivavano in quel porto c’erano anche i bastimenti bagnaresi che commerciavano il legname aspromontano che veniva lavorato a Bagnara.

Gli italiani erano talmente numerosi che nel 1884 fu pubblicato il primo numero di un giornale settimanale in lingua italiana che si chiamava PATRIA, oltre alla cronaca era molto interessante per le notizie sul commercio italiano, agli arrivi e le partenze delle nostre navi.

<>

Dal primo numero di questo giornale estraiamo una notizia che riguarda una nave che partita da Bagnara era arrivata a destinazione con un carico di 70 tonnellate di cerchi, (circhi) e che poi ripartiva come indica l’articolo. Si tratta della nave “La Virgine delle Grazie, b. g., capitano Schiazzano. Per saperne di più sui circhi e sulla lavorazione del legname nelle segherie del nostro paese visitate il link: https://www.bagnaracalabra.biz/cultura/la-lavorazione-commercio-del-legname/.

<>
<>

Per saperne di più sui circhi e sulla lavorazione del legname nelle segherie del nostro paese visitate il link: https://www.bagnaracalabra.biz/cultura/la-lavorazione-commercio-del-legname/.

Grazie agli archivi delle capitanerie e di qualche privato come i Patamia, eredi del capitano Francesco, si possono ancora trovare dei documenti di imbarco, di autorizzazioni, contratti di noleggio delle imbarcazioni, bolle di accompagnamento, ecc. Ne pubblichiamo alcuni ricordando chi nel tempo li ha recuperati: F. Patamia, C. Pavia, L. Palesandro, A. Carati.

<>
<>
<>
<>
<>
<>
<>
<>

L’ultima foto è sempre tratta dal giornale PATRIA, si evidenziano i prezzi dei prodotti italiani importati.

Tra i prodotti in lista si notano i fichi e fichi secchi in arrivo da Cosenza, succo di liquirizia e bergamotto e olio calabresi ma senza luogo di provenienza preciso, semi di lino, pistacchi e mandorle dalla Sicilia.

<>

Post Author: Gianni Saffioti