L’importanza di come affrontare uno studio serio sulla Bagnarota

di Gianni Saffioti – 19 ottobre 2004

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Il tema della bagnarota è affascinante e complesso per vari motivi.   A chi vuole inoltrarsi in questo mondo in modo facile e spassionato, consiglio l’argomento “La bagnarota, un simbolo euno stile di vita oramai perduti.” Per chi invece vorrebbe tentare la strada impervia di uno studio ponderato, cercherò di indicare un percorso logico di ragionamento su cui cominciare a porre le basi dello studio senza cadere, come fanno in molti, su episodi forvianti o particolari insignificanti. Strada che non invento io ma che altri come il Cardone, punto di riferimento per chi vuole ragionare su Bagnara e non subire invece una storia preconcetta, hanno usato con successo.

      La prima domanda da porsi è la seguente: Cos’ è la Bagnarota.

     Conseguentemente: Quando nasce la Bagnarota.

     Ed infine: Perché nasce la Bagnarota.

    Cercherò di sviluppare, in maniera elementare, una mia logica di ragionamento su come affrontare il problema senza perdersi per strada, sintetizzando concetti semplici ed intuibili anche se all’inizio sembreranno banali.

     Se si segue la logica sino alla fine, allora il cerchio si chiude ed il discorso torna a compiersi. Non si apprenderà niente di nuovo, tranne qualche nozione storica, ma si imparerà a ragionare con la propria testa; da studente, evitando la prosopopea nociva di chi si sente professore.

 In sintesi, è meglio, anche se più difficile, cercarsi una strada propria che percorrere gli errori degli altri.

     E tutti sbagliamo!

     La bagnarota ha avuto modo di esistere perché esiste Bagnara. Questa affermazione sembra scontata ed insignificante. Infatti lo stesso in teoria lo si potrebbe dire per le abitanti e le città di ogni parte del mondo. Però non è così. Il termine bagnarota ed il suo significato in particolare sono strettamente legati al luogo (Bagnara) più di ogni altro paragone possibile.

In altre parole, quando si dice “bagnarota” si capisce di cosa si sta parlando. Mentre se si parla di altre donne di altri luoghi per capire bisogna scendere in casi e in situazioni precise. Per esempio se si parla delle donne di Melissa si sa che si parla di quelle donne che morirono ammazzate insieme ai loro uomini per difendere le terre che avevano occupato. Quando invece si dice “bagnarota” la mente va dritta non ad una figura femminile, ma ad un mondo ed una società che vivevano ed operavano quasi esclusivamente in funzione di questa figura.

     Oggi il mondo è cambiato, dopo la seconda guerra mondiale la società dove essa viveva, ed aveva un ruolo attivo e di primaria importanza, non esiste più. Lentamente ma inesorabilmente, la società evolvendosi ha dato a questa figura un ruolo sempre meno significativo, tantè che da decenni, cioè da quando il motore a scoppio si è imposto nella nostra società, la bagnarota non esiste più.

     Il sostituto naturale della bagnarota  è stato il motore a scoppio, quello che permette alle macchine di correre e di arrivare prima.

    Come una volta esisteva il campanaro che puntuale tirava le pesanti corde per suonare le campane, oggi, grazie alla tecnologia, le campane si suonano pigiando un tasto del telecomando grazie all’elettronica, che ci permette di programmarle e di avviare il loro suono anche a chilometri di distanza, quando noi lo decidiamo.

     La tecnologia, il progresso, le macchine in genere hanno sostituito il lavoro degli uomini e delle donne, specie quello pesante. E’ naturale che in un mondo così fatto (quello bagnarese), dopo secoli di vita dove trasporti e commercio erano in mano alle bagnarote ecco che, al loro venir meno si capisce e si sviluppa l’importanza che hanno avuto nel contesto sociale della nostra cittadina. E non per degli avvenimenti particolari o episodi sporadici, ma per la costanza ed integrità del loro impegno secolare a far evolvere una cittadina come Bagnara, accettando e tramandando un ruolo pesante e difficile da sostenere, che solo l’esigenza e la difficoltà di un paese tagliato fuori dal mondo, senza vie di comunicazioni transitabili da carri o bestiame, poteva avere.

     E’ tutto questo vi sembra poco? Non merita uno studio serio ed opinato?

     La bagnarota è stata l’elemento che ha ovviato a tutto ciò. La bagnarota è stata l’anima ed il motore di una Bagnara che per secoli ha primeggiato in provincia ed oltre. La bagnarota è stata l’artefice, forse un poco anche “maliziosa” della rinascita di Bagnara dopo il terremoto del 1783, quando il nostro paese perse quasi tutti gli uomini adulti. Questo argomento, di enorme importanza, è ancora da sviluppare e portare integralmente alla luce.

      La Bagnarota è stata simbolo di Bagnara e non per scherzo. Simbolo più volte deriso per incompetenza ed ignoranza di chi lo ha sfruttato, lo sfrutta ancor oggi e lo sfrutterà domani per fini non proprio nobili. Mai nessuno gli ha dato una storia degna del suo impegno e della sua importanza. Solo sfruttamento come merce culturale. E’ vergognoso come “la nostra storia venga oggi così trattata”, non un briciolo di ritegno e tutti a pontificare senza avere mai contribuito allo sviluppo dell’argomento. Sempre prendere, mai dare.

     Un insieme di situazioni dettate dalla posizione geografica della nostra città, e parliamo di Bagnara centro, hanno fatto di questo luogo per secoli l’ottava delle isole Eolie, sia per linguaggio, che per usi e costumi, lontana dal resto del mondo.

     L’unica strada percorribile a cavallo o con mulo era quella ancor oggi esistente, anche se adesso molto più stretta perché abbandonata, che risale lo Sfalassà e che conduce a Solano, alla vecchia strada romana. Quella era la via di comunicazione principale di Bagnara, quella che probabilmente percorsero Ruggero I e Roberto il Guiscardo.

      La società bagnarese, sola e destinata all’autodistruzione. L’alternativa è arrivata grazie alle bagnarote che per secoli si sostituirono a qualsiasi mezzo di locomozione e comunicazione.

     E’ su questi concetti, partendo da basi di conoscenza solidi e precisi, che si può cominciare a fare un discorso compiuto sulla bagnarota, l’unica vera bagnarota, il resto è pura stravaganza di gente che scrive senza conoscere Bagnara. Perché la bagnarota è stata Bagnara e viceversa, e poco importa di episodi che possono estraniare il discorso e magari strumentalizzarlo a dovere. Sul lato strettamente storico la bagnarota è stata questo. Se poi si vuol continuare a parlare di storie marginali e condire articoli ad effetto scrivendo cose assurde in contesti molto marginali, beh, allora chiamatela in un altro modo ma non bagnarota. La bagnarota è stata una cosa seria, non un episodio su cui fare poesia.

     E’ facile insistere testardamente a proseguire sugli stessi errori, più difficile è capire l’importanza del tema e di quello che potrà essere uno sviluppo importante, fatto di ricerche, documentazione, interviste, studio e sudore. Già! Perché sudare?

Post Author: Gianni Saffioti