Alle origini della nuova ‘ndrangheta. Il 1980. Libro del prof. Enzo Ciconte.

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Alle origini della nuova ‘ndrangheta. Il 1980.

Libro del prof. Enzo Ciconte.

Raramente in questo sito si pubblicizzano libri se non pertinenti alla società bagnarese e di un certo interesse sociale. Questo di oggi, che oltre a pubblicizzare sponsorizzo fortemente, è stato scritto dal prof. Enzo Ciconte, docente di storia della mafie italiane all’università di Pisa che tra l’altro è stato consulente presso la commissione parlamentare antimafia dal 1997 al 2010. Molto noto il suo testo ‘Ndrangheta dall’Unità ad oggi, il primo pubblicato sulla ‘Ndrangheta in Italia.

Questo libro è stato stampato nel giugno del 2020, si legge molto facilmente e attraversa un anno cruciale che ha trasformato la cultura socio-politica della Calabria. Negli anni a venire l’appiattimento e la quasi totale connivenza della politica a questo nuovo tipo di cultura portò la regione al totale disfacimento che persevera tutt’oggi.

L’urgenza di leggerlo è indirizzata soprattutto ai giovani e in particolare a quelli che intendono far politica, ai giovani intellettuali. A quelli che invece ci sono passati, spesso sorvolando o minimizzando le cose, una lettura e un’autocritica per come quegli anni li hanno vissuti non farebbe male anche se non saranno mai perdonati.

Per me, che con mia iscrizione alla sezione del PCI di Bagnara Calabra nei primi anni 80, pensando di avere a che fare con gente come Lavorato, Valarioti, Losardo, fu una sconfitta molto pesante, avevo vent’anni e restai senza lacrime.

Gramsci era oramai una chimera e il clientelismo faceva leva su tantissime persone, soprattutto anziane, che venivano manipolate dal comitato centrale.

La Calabria stava per diventare definitivamente cosa loro e solo parte del PCI era determinata a contrastarla, “troppo pochi per tentare di staccare i giovani inconsapevoli dalle mani degli esperti malandrini, cercare di prosciugare l’acqua”.

 Andare via, nonostante un lavoro apprezzato e nessuna difficoltà economica, è stata la miglior scelta possibile, la minor sofferenza personale. Quella sociale persiste e si accentua contando le vergogne dei sempre più collusi e dei traditori del principio minimo di base della sinistra internazionale: la solidarietà.

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Post Author: Gianni Saffioti