Parco marino, valorizzazione e difesa dei terrazzamenti

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Parco marino, valorizzazione e difesa dei terrazzamenti

di Nino Lopresto

Il 13 aprile 2001 si è tenuto a Bagnara il convegno “parco marino, valorizzazione e difesa dei terrazzamenti: un progetto per la tutela e lo sviluppo sostenibile della costa viola” organizzato dal circolo di legambiete di Bagnara con la collaborazione dell’amministrazione provinciale di Reggio Calabria.

Il convegno si è svolto in due sessioni: i lavori della mattinata sono stati coordinati dal giornalista RAI, dott. Domenico Nunnari.

Nel pomeriggio si è svolta la tavola rotonda sul tema “le comunità locali ed il progetto di istituzione di un parco marino della costa viola e la valorizzazione dei terrazzamenti”, coordinata da Nuccio Barilà del direttivo nazionale di Legambiente.

La proposta del circolo di Legambiente di istituire la riserva marina della costa viola, è stata condivisa ed arricchita dai qualificati relatori, che hanno concordato sul modello di sviluppo sostenibile che tutela e valorizza in pieno le splendide risorse naturali dell’area, tenendo conto della vocazione turistica dei luoghi che va “sfruttata” con interventi compatibili e in armonia con il paesaggio, evitando “violenze” e “consumo del territorio”.

Tra gli interventi, interessante è stato quello di Luca Natali del parco nazionale delle cinque terre, che in modo semplice ci ha fatto “toccare con mano” una realtà che noi per adesso sogniamo ma che ci auspichiamo, e che nelle cinque terre hanno già da tempo realizzato, essendo stati per altro quei luoghi riconosciuti dall’ UNESCO come patrimonio dell’umanità.

Dal convegno è emerso che i nostri vigneti possono avere un futuro solo se c’è la volontà politica di creare un ente che guidi il processo di trasformazione e di rifacimento dei vigneti per produrre un prodotto di qualità che abbia mercato con la cooperazione di tutti i piccoli produttori. Quindi diventa propedeutico abbattere gli steccati mentali degli eroici agricoltori di montagna che hanno sempre concepito le vigne come un piccolo sostentamento per la famiglia.

Per quanto riguarda la realizzazione della riserva marina in un’area protetta; può diventare volano di sviluppo eco sostenibile per la costa viola, in quanto forte sarà il richiamo turistico per quest’area che è tra le più belle d’Italia.

Sta ai cittadini che hanno a cuore le sorti della nostra terra, ed ai politici ed amministratori locali fare un’ attenta analisi di riflessione e poi agire di conseguenza su ciò che è emerso dal convegno, che è l’unica via percorribile per dare un futuro anche turistico alla costa viola.

Un turismo mirato e non di massa, un quanto l’ecosistema della costa viola e quello di Bagnara centro in particolare; chiuso, mal gestito e scarso di grandi spazi, non sopporterebbe e porterebbe al collasso più di quanto non lo sia adesso.

Sunto di un articolo di Nino Lopresto del luglio 2002, tratto dal notiziario di Legambiente informa anno 1 numero 0 , tranne le ultime righe di commento finale in grassetto.

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Post Author: Gianni Saffioti