Video documentario sulla costiera del 1989

Il testo è del dott. Alessandro Carati, le foto di Gianni Saffioti e la voce del prof. Giuseppe Dominici.

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La bellezza del luogo meritava qualche giorno di approfondimento, e cosi camminando in lungo ed il largo tra le rasole e sentieri impervi, lontano da quel tanto oggi declamato trecciolino, dal quale non si potrà mai ammirare cosi tanta magnificenza e sentirla  parte di se stessi, da Gramà siamo giunti fino a Petra Galera, passando per Surrentinu, Scoghiu perciatu, Donna Pagana, Portello.

Scendendo e salendo per i valloni come quello che da da Paparone va sino alla spiaggia del leone o quello che da Madonna delle nevi fino alla Jancuia e da li raggiungere la grotta di San Sebastiano attraversando la vallata dell’Olmo, confine tra Bagnara e Barritteri ci si perde in mille profumi e colori e variegati tipi di vegetazione. Si capisce l’importanza strategica di Granaro e di località Crapara, ammirarne i rifugi fatti dai contadini, le vecchie baracche, i sentieri che si vedevano appena, le grandi frane, ma soprattutto i grandi anfiteatri di rasole costruiti dalla mano del l’uomo e ammirare i sentieri che dal mare arrivavano al monte come fosse un labirinto di cui solo chi ci viveva conosceva la soluzione, gli altri come i pirati non ci sarebbero mai riusciti. Lavoro sudore e bellezza sono racchiusi in questo filmato che non da a pieno il valore della cromaticità del colore che danno le diapositive da cui sono state tratte ma che nonostante tutto oramai danno valore e prestigio a questa zona perchè sono scatti irripetibili.

Questa proiezione fatta con le diapositive originali e questo stesso commento negli anni novanta è stata proiettata in molte scuole superiori della Calabria e presentata con successo in varie manifestazioni nazionali di audiovisivi a cura del cinefoto club Vanni Andreoni di Reggio Calabria.

Il video è parte integrante del volume quarto della prima enciclopedia multimediale bagnarese da scaricare gratuitamente da questo sito.

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