Bagnara 31 gennaio 2009. Riflessioni e proposte sulla riunione tenutasi oggi alla pro loco su invito della stessa associazione sul tema: “Dialogo di conoscenza e di proposte di tutte le associazioni presenti nel territorio” Alla quale siamo stati invitati a partecipare

<>
<>
<>
<>

L’Archivio storico fotografico bagnarese si interessa particolarmente dello sviluppo e della rivalutazione della cultura e delle tradizioni popolari della nostra cittadina. Operiamo principalmente tramite la collaborazione di tutti i cittadini e il contributo di alcuni volontari nel territorio.

Siamo stati e saremo sempre disponibili per la collaborazione con le istituzioni e tutte quelle realtà associative che chiederanno la nostra collaborazione, verificando prima che gli intenti siano a scopo socio-culturale e non abbiano dei secondi fini. Pertanto siamo disponibili a partecipare a iniziative comuni dopo aver realizzato un programma comune di intenti di idee e di fatti.

Alla riunione di oggi e emersa una discussione lontana da ciò che era il tema in argomento, ovvero quella di prendere in esame sin da subito alcuni problemi ed affrontarli come se fossero prioritari, rispondiamo che la riunione aveva come scopo “ un  dialogo di conoscenza e di proposte di tutte le associazioni presenti nel territorio ” cosi come citava l’invito e che quindi propinare  già dal primo incontro un’ azione risoluta verso un solo obbiettivo senza tenere conto di altri problemi e di altre idee ci pare cosa poco garbata.  Se si invitano le associazioni a discutere, prima di agire ci vorrebbe come minimo un intento di idee. Eventuali comitati o consulte dovrebbero essere formati da almeno un componente di ogni associazione o gruppo che vuole impegnarsi e non dalla solita elite.

L’esperienza della riunione, che peccava di un ordine del giorno e di un moderatore, dove la confusione ha regnato sovrana creando sovrapposizioni di voci e provocando malumori ed incomprensioni deve servire a cominciare a discutere con calma e chiarezza rispettando le opinioni degli altri e lasciare a tutti la possibilità di esprimersi. Solo cosi, democraticamente, si potrà dare seguito ad un dibattito sereno e costruttivo dove tutti i partecipanti devono avere il diritto di parlare e proporre le loro idee senza essere interrotti.

Ribadiamo ancora una volta che la buona riuscita della consulta o coordinamento come si voglia chiamare, deve avere prima di tutto una convergenza di idee e di intenti e poi passare alla fase di programmazione su quello che si deve , si vuole e si può fare tutti insieme per il raggiungimento di quelle che sono le finalità di questa iniziativa e cioè: l’utilità ed il servizio al paese per il bene comune e non per continuare a tirare avanti un carrozzone oramai allo sbando in perenne rianimazione.  La società e il bene comune sono altra cosa.

Ecco alcune proposte serie e concrete che avevamo presentato alla riunione, riteniamo che per la loro importanza meritino una diffusione pubblica e   siano prioritarie a qualsiasi tipo di manifestazione, perché crediamo in una cultura popolare concreta e pratica fatta di cose spicciole, per rendere la vita quotidiana più agevole ai cittadini e non fatta di paroloni vuoti e privi di sostanza.

1)   1 Dare la possibilità ai cittadini di usufruire dei marciapiedi in tutta la loro lunghezza e larghezza in modo da poter camminare tranquillamente anche con carrozzine e passeggini. Attualmente pali, lampioni vasi da fiori, macchine, banconi ed attrezzi da lavoro privati rendono impossibile usufruire dei marciapiedi sia delle via principali sia di quelle secondarie per gran parte della loro estensione.

2)   2 Rimodernare risistemare e rilocare in modo ordinato la miriade di cartelli segnaletici, un esempio per tutti è quello di dare sempre la stessa dicitura corretta dell’ente. Per capirci meglio, non esiste un cartello che indichi dove si trova la torre aragonese, mentre esistono da anni dei cartelli errati e gravemente lesivi all’immagine cittadina che indicano sia torre Ruggiero e torre Ruggero, una senza i e l’altra con la i. Questo solo per fare un esempio.

3)  3 Considerata la morfologia del paese non si è ancora provveduto a sistemare le antenne coi i ripetitori delle compagnie telefoniche fuori dal centro abitato, viste le possibilità immense per poterli fare operare in colline e liberare il centro da inutili onde magnetiche che anche se non fanno male di certo non fanno bene. Tutto ciò credo sia un fatto ci civiltà elementare ed uno di quei diritti che il cittadino dovrebbe avere senza chiederlo come favore.

4)   4 Coinvolgere le scuole, dalle elementari, in un programma di seria educazione civica, stimolando comportamenti utili e concreti pro cittadina anche da parte anche dei genitori.

5)   5 Rendere partecipe e protagonista la popolazione delle attività delle associazioni e collaborare insieme non dando loro dei prodotti finiti ma creare assieme a loro delle attività utili a tutti. Insomma non approfittare della gente ma lavorare per la gente, saper parlare con loro, coinvolgerli e renderli partecipi attivi della quotidianità cittadina, stimolare in questo senso la partecipazione popolare e far uscire da ogni persona il meglio che ha dentro a sostegno dello sviluppo sociale cittadino. Fare capire a tutti che bisogna uscire dalla sfiducia e dalla rassegnazione delle frustrazioni delle raccomandazioni e che è un diritto di tutti vivere la vita cittadina con pari dignità e non è privilegio di nessuno abusare di posizioni privilegiate.

Queste cinque proposte che sembrano astratte sono molto impegnative e dovrebbero essere propositi normalissimi dell’assemblea municipale che invece mancano clamorosamente.

Sotto l’aspetto materiale della situazione riproponiamo una iniziativa che avevamo lanciato nel 2007 in occasione degli ottanta anni della tragedia del 24 maggio del 1927, ovvero di dedicare la piazza “ex lido” a quegli uomini morti traditi dal mare, a quei mariti e padri di famiglia che per il loro alto senso di rispetto verso i propri figli diedero un grande lutto alla cittadina intera. La proposta all’epoca entrò anche nella discussione che si svolgeva in commissione toponomastica dove ebbe molti consensi. Rilanciamo qui la proposta accogliendo le modalità del caso per portarla avanti tenendo sempre presente il massimo coinvolgimento della popolazione. Sulla questione strettamente storica invitiamo ad una attenta analisi della situazione informandosi bene leggendo gli articoli dell’archivio storico fotografico bagnarese pubblicati sul libro “La forza del passato volume primo” e guardando il DVD costruito pazientemente da M. Villari e G. Saffioti.

Ultima proposta che arriva dall’Australia e che ci vede compartecipi è quella di istituire una commissione per dedicare un monumento per ricordare tutti i bagnaroti nel mondo. Abbiamo già racconto molte adesioni di bagnaroti emigranti e tra poco inizieremo a renderle visibili tramite il sito www.bagnaracalabra.biz mettendo a conoscenza di tutti la proposta.

A conclusione di questo breve intervento, l’archivio storico fotografico vuole essere solamente espressione della partecipazione popolare che collabora attivamente alla sua crescita, il suo culmine potrebbe essere la sua confluenza in una biblioteca multimediale comunale che potrebbe segnare l’inizio di una stagione culturale diversa per il paese. Fattore dominante della vita dell’Archivio stesso è mettere al centro il popolo, la società, la comunità contro l’astruso individualismo populista imperante in questo periodo. Disponibili al dialogo ed alla collaborazione non disponibili a fare parte di un carrozzone che contribuisce alla crescita del sottosviluppo ed al regresso cittadino, pertanto ogni nostra collaborazione dovrà essere ratificata in un documento con specificate le norme e le finalità.

Post Author: Gianni Saffioti