Le melanzane sott’olio preparate a Bagnara

Qui di seguito la descrizione fotografica della preparazione

Si premette che per raggiungere un buon risultato le melanzane devono essere maturate al sole del sud, secco e con poca umidità e la loro qualità deve essere  di quelle violette chiamate tonde e non di quelle lunghe. Sbucciare e tagliare le melanzane (spicchi o cubetti) e metterle in un contenitore cospargendole di sale, si aggiungono  peperoni, sedano e aglio a ogni  strato; dopodiché mettere un peso “carica ” di sopra per comprimerle (solitamente si usa una pietra pesante ).. controllare giorno per giorno che le melanzane rilascino dell’ acqua “sarmura” fino a ricoprirle tutte. Generalmente sono pronte in 10/15giorni, ma quando già cominciano a coprirsi di una schiuma bianca “muffa” in superficie sono pronte. Di seguito solo le melanzane vengono sciacquate e strizzate e asciugate per poi essere sistemate nelle bocce “buccacci” e quindi riempite con olio di mais.

Si ringrazia per la collaborazione

Musumeci Domenica (a pitusa) Tripodi JM Antonella, Laurendi Mimma, Rosario Velardo

<>
<>
<>
<>

Il tipo di melanzana da scegliere

<>

Si tagliano a fette e poi a strisce
o a fette solamente (meno usato)

<>

Si mettono in salamoia per diversi giorni fino a quando non vengono coperti dall’acqua rilasciata dalle melanzane stesse

<>

Dopo averle asciugate si sistemano dentro i vasetti assieme a sedano, peperoni tagliati a fette, aglio, ecc. (tutto crudo) e si chiudono ermeticamente

<>

Vari sono i modi di preparazione e il gusto varia a secondo degli aromi che si mettono assieme sott’olio

<>

Si toglie la buccia lasciando il frutto intero

<>

Una volta sistemate in un recipiente si aggiunge sale quanto basta in proporzione alle melanzane

<>

Intanto a parte si preparano le erbe aromatiche e qualche peperone tagliato a strisce

<>

Vari sono i modi di preparazione e il gusto varia a secondo degli aromi che si mettono assieme sott’olio

<>

Meno note ma ottime quelle a fette larghe fatte sempre con la stessa procedura

Post Author: Gianni Saffioti