Per fare chiarezza sui disegni di E. Lear che riguardano Bagnara e la loro giusta collocazione in base ai suoi scritti a cura di Giuseppe Dominici

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La recente comunicazione di Gianni Saffioti attraverso il Dott. Enzo Barilà circa il terzo acquarello che E. Lear realizzò per Bagnara, permette finalmente di trascrivere, ma soprattutto di mettere un breve ordine delle tre opere che il celebre artista e scrittore vittoriano ci ha lasciato.

Quello che sto per tracciare è quindi, con documenti e pubblicazioni conosciute, la collocazione delle opere anche attraverso il diario che Lear realizzò e che è stato pubblicato a Londra nel 1852 con il titolo “ Journals of landescape painter in Southern Calabria” presso Richard Bentley, e stampato in Italia per conto di Laruffa editore nel Settembre del 2010. La pubblicazione appena citata ci offre l’acquarello a noi più conosciuto e così descritto:

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Il primo impatto visivo del pittore, a sinistra cosi come viene riportato dai vari libri a destra nei suoi colori originali

Siamo sbarcati nel lato Nord della rocca di Bagnara, contenti di accogliere i nostri vecchi amici, l’aloe e i cactus che sempre amavano adornare la costa rocciosa o gli sporgenti precipizi e che intervengono a variare la piana di Gioia

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La pubblicazione dell’editore Laruffa riporta l’opera in bianco e nero. Non siamo a conoscenza se la stessa del 1852 e ristampata in seguito in Inghilterra,riporta l’opera a colori. L’altra pubblicazione che cito riguarda il secondo acquarello di Lear, pubblicato nel 1994 e conseguente alla mostra intitolata: Edward Lear “ Il viaggio come avventura estetica.

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Una mostra delle vedute d’Italia realizzata tra Milano, Roma e Londra nel 1994, il cui catalogo è stato realizzato da Alessandro Porro per conto di Finarte casa d’aste.

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Bagnara sorge dalla riva come un anfiteatro di edifici coronato da una grande roccia congiunta alla montagna sovrastante da un castello e da un acquedotto ed è sicuramente una delle più imponenti e regali città che abbia mai visto. E’ questa la pubblicazione più fedele, a colori, per la quale è stata realizzata una mostra di notevole successo. Tra le altre cose, l’acquarello che riguarda Bagnara riporta la data di realizzazione in basso a sinistra. Non ci risulta che l’acquarello sia stato venduto, e non sappiamo attualmente chi ne sia il proprietario. Io comprai nel 1994 attraverso Finarte casa d’aste, la stampa a colori. Una pubblicazione ufficiale dell’opera è stata realizzata dalla rivista “In viaggio” Ed. Mondadori nel 1994.

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Il terzo acquarello è quello annunciato all’inizio. Mai pubblicato da rivista, mai esibito in mostra, ma descritto così  da Lear nel suo diario:

Molti sono questi bei frammenti di paesaggio attorno a questo incantevole posto, rocce grigie e oliveti o gai giardini, con la città di Bagnara vista da lontano fra graziosi rami di alberi. Gli archi dell’acquedotto s’incrociano in un abisso nella roccia peninsulare dove è eretta, e mentre il castello adorna la posizione verso il mare, le rocce interne sono decorate con lucenti file di case, molte delle quali sono annidate proprio sotto la riva fra crepacci e burroni dove i precipizi sono dirottati.

Abbiamo girato sul sentiero che conduce alla parte alta della città e passando fra gli archi dell’acquedotto ( che serve come strada ) eravamo persino più affascinati dalla vista del lato sud che da quello settentrionale.

Conclusione: Ho semplicemente riportato il diario di E. Lear, strettamente limitato alla considerazione dei paesaggi, tralasciando idilli ed elogi, collocandolo finalmente alle sue opere. Quelle ovviamente che realizzano artisticamente la nostra cittadina , prima del terremoto del 1908.  Bagnara è  molto probabilmente l’unica città dipinta per ben tre volte dall’artista inglese.

 

25 settembre 2014                                                                      Giuseppe DOMINICI

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Post Author: Gianni Saffioti