Gioffrè Giovanni

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Nato il 10 dicembre 1904, intraprese il mestiere di fabbro dalla sua stessa famiglia, ereditandolo da suo padre Annunziato.

La prima officina, quella paterna era sita  nella sottopiazzetta nel pressi della chiesa del SS Rosario.

Dopo essersi sposato si mise a lavorare il proprio aprendo una piccola officina al rione Arangiara.

Nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale l’officina si trasferì sulla via pietraliscia.

Fu l’ultimo vero artigiano del ferro battuto a Bagnara, poiché il figlio Annunziato che alla sua morte aveva ereditato l’attività, l’abbandonò per motivi di salute e per intraprendere altro mestiere.

L’arte del ferro battuto, portò il sign. Gioffrè ad essere riconosciuto come vero artista, non solo a livello locale ma anche fuori dalle mura bagnaresi,  le sue opere spesso venivano esposte nelle mostre estive durante l’estate bagnarese.

Non so quanti riuscirebbero a costruire con le nude mani una mosca in dimensioni originali in ferro battuto. A vederle, quelle costruire dal sign. Gioffrè sembrano vere.

Solo ferro battuto e basta, cosi nacquero stupendi lampadari e candelabri, quadretti per adornare le stanze di grandi e bambini, sopramobili, portachiavi da muro, portapenne, e tantissimi altri oggetti semplici e complicati.  Specchiere, ringhiere per scale, portaombrelli ecc ecc…

L’amore per quest’arte e la passione nel lavoro tramandato dal padre e mai dimenticato dai suoi discendenti, ha fatto della sua casa, oggi abitata dalla figlia Domenica,  un piccolo museo di opere

Semplici, bellissime ed irraggiungibili per tecnica e bellezza.

Credente, cattolicissimo e praticante dedicò un quadretto a papa Giovanni XXIII.

Morì il 1 febbraio 1976.

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Post Author: Gianni Saffioti