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La “ Castellana “
Estratto da uno studio del dott. Antonino Pasquale Calabrò sui stemmi ed i simboli di Bagnara
La “ Castellana “ è il nome che è stato dato alla campana che ancora oggi fa sentire la sua voce dal campanile della Chiesa del Rosario di Bagnara Calabra.
L’antica Chiesa, distrutta dal terremoto del 1783 venne ricostruita fin dall’anno successivo e si può dire che i lavori di ricostruzione vennero completati con la sistemazione dei due campanili laterali nel 1818
Nel campanile di destra della foto fu collocata la campana detta “Castellana” ed in basso fu inserito l’antico orologio meccanico.
In origine sia l’orologio che la campana erano posti sopra un ponte levatoio che separava il castello (Palazzo Ducale) e che cingeva l’antica Abbazia di Santa Maria e dei XII Apostoli, da Purello.
La campana suonava due ore prima della notte il ritiro nelle proprie abitazioni.
Il terremoto del 1908 distruggerà irreparabilmente la Chiesa del Rosario che sarà ricostruita su progetto di Pietro De Nava nel 1912 e la “Castellana” fu posta nel gruppo campanario del campanile dell’attuale Chiesa.
Ancora oggi sono leggibili lo stemma civico di Bagnara, apposto presumibilmente per l’utilizzazione dalla Chiesa, insieme all’immagine della Madonna.
Probabilmente è il primo stemma di Bagnara che soffre, nella sua stilizzazione, del periodo che viene definito dagli araldisti, della laicizzazione conseguente la fine del feudalesimo con l’avvento della rivoluzione francese.
La volgarizzazione o paganizzazione dall’antico stemma di Maria e dei XII Apostoli, che stilizzata “l’Assunta” in maestà a tre quarti con le braccia aperte sopra le teste dei XII Apostoli, nella figura femminile da cui seni sgorgano le acque dei due fiumi che cingono Bagnara, sarà successivamente elaborata con l’arricchimento di ulteriori simboli quali il ramoscello di vite, il vascello il promontorio Marturano.
Estratto da uno studio del dott. Antonino Pasquale Calabrò sui stemmi ed i simboli di Bagnara
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