Pavia Carmine 1865 -1956

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Pavia Carmine e la moglie Fedele Antonina.

 

Carmine   1865 – 1956, apparteneva ad una famiglia stimata e benestante di pescatori da 11 generazioni, capo barca e proprietario di un untri e una palamatara.

Fu uno dei più grandi cacciatori con (la fiocina) il suo record furono 14 pescispada arpionati in un solo giorno.  Discendeva dai così detti  “caparabruni”, probabilmente per il colore scuro della pelle, era molto rispettato tra i pescatori ed era l’ultimo di 8 figli., Carmine  per la sua indole tranquilla venne soprannominato Carminu u manzu.

Sposò Antonina Fedele 1873 – 1954 figlia di commercianti del rione inglese.

Insieme intrapresero l’attività commerciale aprendo una piccola bottega di alimentari tra le poche case fatte di legno sotto la collina della chiesa di Porelli. Successivamente nel 1932 costruirono una casa in piazza nei pressi dell’attuale piazza Gramsci, ove al piano terra allestirono la prima cantina di vino ed il primo tabacchino con annesso il negozio di alimentari di Marinella.

Per oltre 50 anni sfamarono tanti pescatori del rione che non riuscivano a pagare la spesa, (alcune librette di credito sono ancora custodite nell’archivio di famiglia).

Ebbero sette figli di cui quattro femmine e tre maschi di cui Carmelo pescatore, Pasquale sarto, Vincenzo maresciallo di finanza, le donne, Rosaria e Maria continuarono l’attività di commercianti, mentre Consolata rimaneva casalinga, Francesca morì giovanissima.

Post Author: Gianni Saffioti