Novembre 2014. Espongono Carmelo Pavia e Antonino Calabrò

LA MOSTRA FOTOGRAFICA AL VECCHIO TEATRO

novembre – dicembre 2014

espongono

Carmelo Pavia e Antonino Calabrò

E’ stata allestita alla pizzeria Vecchio Teatro in via Nastari a Bagnara la prima sessione invernale della mostra permanente a cura dell’archivio storico fotografico bagnarese e dell’ associazione Capo Marturano, preparata dai componenti delle due organizzazioni no- profit bagnaresi nel pomeriggio è a disposizione per i visitatori fino a tutto gennaio durante gli orari di apertura della pizzeria. questa sessione prevede le proposte pittoriche di Antonio Pasquale Calabrò e quelle fotografiche di Carmelo Pavia. Chiunque voglia collaborare ed esporre le proprie opere può rivolgersi a questo sito o ai componenti di Capo Marturano o A.S.F.B.

Un ringraziamento particolare a M. Laurendi, B. Sofia e C. Pavia

 

 

Brevi commenti sulle opere esposte

1) Carmelo Pavia

Le proposte fotografiche dell’ Archivio Storico fotografico Bagnarese di  questa prima sessione invernale della mostra alla pizzeria AL VECCHIO TEATRO, rendono omaggio alle opere di Carmelo Pavia, protagonista non secondario dello sviluppo dell’archivio stesso sin dalla sua nascita. Gli scatti proposti meritano attenzione e meditata riflessione percorrendo l’immaginifico paese turistico di cui tutti parlano ma in concreto nessuno fa niente. Paziente e astuto osservatore propone in questa mostra alcune “cartoline pubblicitarie” che decantano la bellezza del nostro paese, di seguito un suo breve commento:

” Le foto panoramiche in genere  sono immagini interessanti, ma lo sono soprattutto i particolari  che  catalizzano l’attenzione dell’osservatore grazie alla loro “scenografia” originale, particolareggiata ed unica.

Personalmente considero interessanti le panoramiche che presentano ridotti angoli di visione il cui iter realizzativo e l’aspetto finale sono il compendio e l’appagamento  di chi ha studiato l’angolazione.

Si ha una visione migliore evitando che i vari elementi che caratterizzano il soggetto  si sovrappongano, in modo da non  far apparire l’immagine piatta e difficile da ammirare.

Fotografare un particolare di un panorama significa per l’autore focalizzare l’estensione dell’area da fotografare senza ricorrere ad angoli di visione di 180° e concentrandosi sul punto focalizzato.

La rotazione ed il relativo scatto comportano generalmente scatti storti e disallineati, pertanto è stato  opportuno in diversi fotogrammi, utilizzare un cavalletto.  Infine, nelle foto ho voluto far risaltare la bellezza unica che la natura e in questo caso Bagnara ci offre. ”

2) Antonino Pasquale Calabrò

L’associazione Capo Marturano contribuisce, per la sua parte, all’esposizione nella Pizzeria di Bagnara Calabra “Il vecchio teatro” con una serie di opere pittoriche del dott. Antonino Pasquale Calabrò.

Si tratta di tre quadri e di dieci riproduzioni fotografiche di opere con oggetto Bagnara dove, essendo di tipo realistico, ognuno può identificare il luogo.

L’autore si richiama all’arte concettuale e ciò è ben visibile nei tre quadri originali esposti nella parete di destra. Si tratta di una rappresentazione in cui appaiono due tondi in unica composizione e due quadretti.

Il quadro dei due tondi ha partecipato alla “10ª Edizione della Biennale Internazionale d’Arte” a Roma presso le Sale del Bramante a Piazza del Popolo gennaio 2014.

I due quadretti laterali esprimono nei loro titoli “Replay” ed “Embrione” il chiaro richiamo al percorso che l’autore effettua nell’arte concettuale; al riguardo, consigliamo la visita al sito http://antoninocalabro.altervista.org/

Così pure la composizione dei due tondi merita una piccola annotazione riferita alla complessità apparente di lettura: il titolo stesso (+-/-+) fa intuire il percorso letterario pittorico espresso in questo lavoro: negatività e positività si ribaltano vicedevolmente  però dominate da una presenza assenza che è l’opera dell’uomo in qualità di genere.

Le altre 9+1 riproduzioni sono inserite nel discorso concettuale nel senso che le visioni/rappresentazioni vengono effettuate con tondi, come se si trattasse di vedere la realtà da un oblò o con un occhio speciale. Rimane a completamento il quadro quadrato dove l’autore scardina e strappa il suo lavoro , “alla Fontana” (riferimento ai famosi tagli), mostrandosì e scoprendosi quale osservatore. L’ultima riproduzione riferita alla scogliera con la torre è una rappresentazione fantastica e visionaria.

 

Post Author: Gianni Saffioti