Gennaio 2011. In attesa delle comunali (seconda parte) E’ arrivata la bolletta dell’acqua

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In attesa delle comunali (seconda parte)

E’ arriva la bolletta dell’acqua

Anche se un poco in ritardo, come al solito, anche quest’anno mi è arrivata la bolletta dell’acqua da pagare. Da molto tempo non vivo a Bagnara, ma oltre a pagare le tasse comunali nel comune dove risiedo, le pago anche a Bagnara, dove oltre all’acqua, pago senza averne benefici per undici dodicesimi dell’anno, anche la tassa sui rifiuti. Pago anche l’ici ed il caro prezzi del mese di agosto quando per qualche settimana torno per rivedere i parenti. Ho specificato quanto sopra perché per alcuni signori molto educati e civili, razzisti a livello dei leghisti più accaniti, io non avrei diritto ad interessarmi di Bagnara perché non la vivo quotidianamente e non conosco le vicende cittadine. A dirla come l’uomo qualunque che si candida alle elezioni tipo Cetto la qualunque, mi si dice: (fatti i cazzi toi). Considerato che nonostante usufruisca poco o nulla dei servizi che pago al comune di Bagnara, i soldi che spendo sono anche fatti miei e siccome i conti non tornano, vorrei capire anche perché.

Nel comune dove risiedo ogni quattro mesi mi arriva la bolletta dell’acqua dove c’è scritto quanti metri cubi ho consumato e quanto devo versare alle casse dell’azienda che eroga il servizio. Per il 2010 secondo l’azienda servizi pubblici SILE – PIAVE s.p.a. ho consumato in totale 179 metri cubi di acqua per un costo di 55 euro, compresi depurazione e fognature.

La bolletta che mi è arrivata dal comune di Bagnara, ufficio acquedotto, e che si riferisce al periodo gennaio- dicembre 2008, si 2008 avete letto bene, mi dice che devo pagare per quel periodo la somma di 145,88 euro e senza spiegazioni dettagliate dei consumi. La cosa incredibile sono le quote per fognature 15, 75 euro, depurazione 45,50, ed una quota fissa che non capisco di 6,00 euro. Tutte queste quote e senza consumo d’acqua superano abbondantemente il totale che pago dove risiedo e dove le quote che ho citato sono irrisorie rispetto a quelle che mi fa pagare il comune di Bagnara. Diciamo che le quote per fognature, depurazione e fisse poste dal comune sono vergognosamente molto più alte sia in rapporto ai soldi voluti e sia alla qualità del servizio che danno, praticamente zero.

Allora la domanda che mi pongo: se le fognature e la depurazione costano così tanto, posso sapere in che modo vengono spesi i soldi per questi due servizi visto che per quel poco che vedo ad agosto, ne depurazione e ne fognature funzionano a dovere? In mare, nel centro cittadino, si riversano a cielo aperto i liquami delle fognature di quella zona; della depurazione non so cosa dire in quanto non c’è stato mai un giorno in questi ultimi anni, che il mare non “trasportasse” materiale di ogni genere. Della qualità dell’acqua che sgorga dai rubinetti non ne parliamo, oramai la rassegnazione cittadina è totale nel trovare alternative vista la sua qualità molto scadente. Eppure Bagnara era il paese delle acque!

Qualche anno fa mi fecero spendere obbligatoriamente dei soldi per cambiare il contatore dell’acqua che dicevano era obsoleto, con la promessa che ogni cittadino avrebbe pagato per quello che consumava, quello che successe lo sanno anche i muri, ed anche in quella circostanza la mia bolletta, che era di poche decine di euro inferiore all’attuale, fu subito integrata, mentre molte altre chiaramente più alte non so se e come sono state pagate, so solo che i soldi del contatore sono per adesso stati spesi per nulla prendendo per buono che urgeva la sua sostituzione, dubbio che nonostante tutto mi rimane.

L’errore più grande di quanti si interessano di politica a Bagnara è quello di non avere alcun pudore, andare a testa bassa e non guardarsi intorno per vedere cosa succede dove le cose funzionano meglio. Confrontarsi con la realtà dell’emancipazione e dello sviluppo dovrebbe essere di primaria importanza per una cittadina che non produce ricchezza ma solo triste e sconsolante emigrazione; ma ciò non è possibile in quanto si cerca di far durare più a lungo possibile lo stallo medioevale in cui la cittadina è lentamente tornata dal dopoguerra in poi. Purtroppo questo è dovuto soprattutto alla condizione sociale in cui imperversa il paese, dove quasi nessuno ha voglia di partire da zero e far ripartire la società a seconda delle necessità. Fino a quando i cittadini continueranno a votare in base alle promesse, alle amicizie, le parentele, al clientelismo e non si sforzeranno di capire che un’altra Bagnara è possibile, nulla potrà cambiare. La ricchezza non si misura dalle solette abusive e dalle fuoriserie, ma dalla libertà di voto e di decisione dei cittadini. Chi comanda DEVE essere a loro servizio indipendentemente dal colore politico e deve rispettare i cittadini e non trattarli come bestie da voto. Fino a quando non succederà questo, i vari Cetto la qualunque troveranno spazio e posto per umiliare qualunquemente cittadini e società, amplificando la distanza tra Bagnara e la dignità. Gli scarafaggi ed i topi saranno ancora padroni delle fogne e l’acqua continuerà ad essere pagata a peso d’oro per poi sprecare quei soldi che i cittadini pagano per quel servizio in feste, festicciole, sagre e sagrette, spettacoli e spettacolini a gratificare i sudditi diligenti che organizzano tutto quanto per il bene del paese al motto di chiu pilu pe tutti e tutti gratis al millionaire che presto aprirà una filiale anche a Bagnara.

Essere seri è un’altra cosa.

Gianni Saffioti

Post Author: Gianni Saffioti