7 maggio 2009. Deludente la quarta riunione delle associazioni

Prima di scrivere questa notifica, ho preferito attendere la divulgazione dei giornali locali per leggere il consueto articolo sulla riunione delle associazioni presso la sede della Pro loco.

Alla quarta riunione delle associazioni erano presenti tredici rappresentanti, erano assenti i rappresentanti dell’amministrazione comunale, ben tre assessori ed un funzionario mentre mancava il presidente della Proloco che ha inviato il suo vice. Probabilmente l’ assenza di queste illustri personalità ha motivato la mancata pubblicazione del consueto articolo con foto sui quotidiani.

La discussione si è aperta con toni piuttosto calorosi in quanto qualche rappresentante aveva confuso le funzioni attribuite dall’amministrazione comunale alla Consulta con quello che era stato presentato come regolamento interno della segreteria delle associazioni ( segreteria proposta e voluta dal presidente della Proloco).

La diatriba si è protratta per circa due ore, il 70% delle quali è stato impegnato dai vari interventi del rappresentante di Italia – Israele il quale ha cercato in tutti i modi di indirizzare i discorsi sulla inutilità di un regolamento interno della segreteria definita  con il termine di “laboratorio” ( forse per una questione di deformazione professionale). Infatti, riprendendo la posizione del rappresentante di “Capo Marturano” il quale  faceva presente che non era necessaria una ingessatura alle funzioni della segreteria con un regolamento, chiedeva  che la segreteria si trasformasse in laboratorio per essere esente da “ingessature”.

Intanto, dopo l’indisponibilità a continuare di due dei tre componenti la segreteria, nulla è mutato: qualcuno si è preso l’impegno di avvisare via e-mail le associazioni sulla prossima riunione, per il resto tutto rimane invariato, “si tirerà a campare” fino alla prossima riunione. Nel frattempo, inutile, sembra sia stato, il lavoro che i tre componenti designati anche da “Italia – Israele” a redigere  un regolamento interno per conoscere  quale siano le proprie funzioni e dove poter intervenire. Inoltre, hanno bloccato anche i progetti che quest’ultimi stavano portando avanti e precisamente: “Giovani a rischio”; “Turismo”; “Viabilità”.  Progetti che, se tradotti in programmi fattivi,  avrebbero sottolineato la concreta presenza delle associazioni sul territorio ed avrebbero contribuito a creare una forza propulsiva al cambiamento culturale della società bagnarese.

Solo così si sarebbe potuto superare quell’andamento opportunista e denigratorio che imperversa nella nostra società. Purtroppo, la sete di protagonismo incombe a dismisura tra noi esponenti di associazioni che invece dovremmo essere degli educatori che i giovani dovrebbero emulare. Al contrario, si assiste a spettacoli a dir poco pietosi in cui tra gli esponenti delle associazioni si fa a gara ad intervenire ed alzare il tono della voce per surclassare gli altri.

Una piccola ed ultima considerazione: se l’associazionismo non fa per noi, faremmo meglio a rimanere a casa poiché rischieremmo di offrire un errato esempio di moralità, di altruismo e anche di buona educazione alle generazioni future.

Carmelo A. Pavia

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Post Author: Gianni Saffioti