La cappella delle Anime al Purgatorio e particolare l’opera d’arte connessa

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La cappella delle Anime al Purgatorio e particolare l’opera d’arte connessa

In origine il sito era un ampio luogo religioso, costituito da una chiesetta con annesso Oratorio e il suo Cimitero. Il sito risultava più ampio dell’attuale perché inglobava l’area ove adesso sorge l’edificio scolastico (ex ONMI), la strada che conduce alla Stazione FS e soprattutto la zona retrostante, che ora non esiste più. Nel 1783 infatti, durante il fortissimo terremoto, il monte Sirena “subì abbassamento”, nella sostanza franò su se stesso travolgendo la parte interna dell’area religiosa che così rimase interrata. Ne restò vittima la chiesetta, e parte del Cimitero. Come avvenne per diversi altri luoghi della Città, si cercò di recuperare quante più cose e vittime possibili, ma alla fine il disastro risultò talmente immane, che si decise di “spianare” tutto ciò che non si riuscì a recuperare con i mezzi meccanici di allora, oltre la forza delle braccia. Così venne spianato il Belvedere, per cui si salvò (ahimè!) l’intero complesso sotterraneo dell’Abbazia e il Cimitero di Sant’Anna, si spianò parte di Porelli e, appunto, il sito della Chiesa delle Anime del Purgatorio. Personalmente, ho sempre ritenuto quel sito un luogo sacro, così come il Belvedere, per rispetto a quelle lontane vittime che ancora colà riposano. L’edicola attuale fu costruita in epoca contemporanea su una precedente (molto bella) edicola con il medesimo soggetto, di fattura tardo ottocentesca, fatta erigere allora, a ricordo della Chiesetta e delle vittime del 1783.

T.P.

Post Author: Gianni Saffioti