4 Ottobre 1975 Incoronazione della nuova statua della Madonna di Maria SS. del Rosario

4 Ottobre 1975

 Incoronazione della nuova statua della madonna di Maria SS. del Rosario

fotografo ufficiale sig. Francesco Gioffrè

Le foto di questa pagina sono state restaurate dell’A.S.F.B. – originali presso l’archivio RSSR

19 Dicembre 1972 – 4 ottobre 1975

Breve storia di immane stoltezza e di solidarietà cittadina

La notte del 19 Dicembre 1972 un episodio terribilmente triste sconvolse l’Arciconfraternita del Rosario e l’intera cittadinanza di Bagnara.  Ignoti si introdussero furtivamente all’interno della chiesa con l’intento di trafugare gli oggetti preziosi che ornano l’antica statua Madonna del Rosario col Bambino, la quale é per questo custodita in una nicchia blindata, collocata a sua volta dietro il quadro posto sull’altare maggiore.

La statua si incendia, probabilmente perché nel tentativo di aprire la nicchia è stata usata la fiamma ossidrica. Gli oggetti preziosi fondono e vengono irrimediabilmente perduti assieme alla bellissima statua della Madonna del Rosario col bambino.

Della statua rimangono oggi solo le mani (intercambiabili), che si usano per La funzione di Pasqua, e che evocano un atteggiamento diverso rispetto alle altre.

Numerosi sono gli oggetti d’oro distrutti assieme al simulacro della Vergine e del Bambino: due corone di gran pregio artistico, in oro massiccio 18 carati e finemente cesellate con brillanti, zaffiri e diamanti, l’una della beata vergine, l’altra del Bambino Gesù; due cinture in oro 18 carati con al centro brillanti e pietre preziose, della Vergine e del Bambino; e poi due pregevoli fiori in oro. Due rosari di filigrana con coralli, un reliquario, due aureole della lunghezza di 10 cm, 14 stelle del diametro di 5 cm, un laccio d’oro del Bambino, 14 braccialetti d’oro 29 collanine, due coroncine, 5 spille una con diamante, ventisette orecchini, quindici anelli di cui molti con brillanti e pietre preziose, un orologio con catena, una sterlina, 2 stelle artistiche con pietre preziose. I preziosi abiti ricamati in oro non vengono perduti, in quanto la Madonna veniva e viene tutt’ora riposta nella nicchia con il cosiddetto vestito di voto dai tipici colori rosariani bordeaux e azzurro.

Ovviamente il vestito di voto antico è bruciato. Un nuovo vestito di voto verrà poi donato, in occasione della festa dell’otto maggio 1989, dal signor Vincenzo Gioffrè e confezionato dalla signora Domenica Gioffrè. La statua fino ad allora venne riposta nella nicchia col vestito scolpito e con un manto bianco di riserva, donato dalla sig.ra Giovanna Ciccone.

Esaminati i bozzetti ed avuta l’approvazione ecclesiastica, l’incarico per la realizzazione della nuova statua viene affidato nel 1973al prof. D’Urso della Statuaria Arte Sacra di Roma, la statua è definita ad olio ed è  interamente scolpita e arricchita da motivi a rilievo in foglia d’oro 22 k, che riprendono quelli del prezioso abito. Mentre la statua precedente aveva uno stile regale e solenne da “Regina delle Vittorie”, per la nuova statua viene richiesto un atteggiamento si da Regina, ma anche di Madre. Inoltre allo stesso viene ordinato il Bambino da scolpire stilizzato per la festività dell’Epifania.

Il 5 ottobre 1973, avviene l’inaugurazione della nuova statua la quale in occasione della benedizione da parte dell’Arcivescovo Mons. Giovanni Ferro, non indossa il prezioso abito ma solo il manto, in quanto durante il suo episcopato non è consentito Che la statua sia vestita con abiti di tessuto, tantè che la nuova statua viene realizzata con l’abito scolpito, che é pur sempre un opera d’arte.

Nel 1974, in base alla nuova liturgia, quando si prospetta la costruzione dell’altare rivolto verso d pubblico, Mons. Abate Domenico Cassone consiglia di fare un progetto che sia fedele all’altare già esistente senza che vengano eliminate le balaustre dell’altare e delle cappelle, poiché si tratta di opere pregiate. Nel 1976, esaminati i progetti di Carmelo Calabrò e Carmelo Barbaro, il consiglio preferisce quello di quest’ultimo, che viene eseguito in marmo verde Alpi, rosa di Portogallo e Rosso di Francia, le cui linee sono fedeli allo stile della chiesa, ma purtroppo vengono eliminate le balaustre senza tenere conto del loro valore artistico.

Nel 1975 le corone della Beata Vergine e del Bambino Gesù vengono realizzate del sig. Salvatore La rosa, un artigiano di Valenza. L’oro che le compongono venne donato dalle famiglie bagnaresi, esse sono impreziosite di smeraldi, brillanti e zaffiri e alle sommità vengono poste le sfere e le crocette che facevano parte delle corone distrutte.

In occasione, dei festeggiamenti del 4 Ottobre 1975 avviene l’incoronazione della nuova statua con le nuove corone doro. La funzione è ufficiata da Mons. Arcivescovo Giovanni Ferro e la messa è celebrata da Mons. Santi Bergamo, vescovo di Oppido Mamertina, mentre per la Novena del Rosario era stato chiamato il reverendo Padre Luigi Pintacuda.

 

Post Author: Gianni Saffioti