Il verde del gran bosco t’incorona;
vite e colori adornano il declive.
Anche Porrelli, che sul poggio vive.
Il piano, come gemma, t’incastona.
Rosci turrita ancora t’appassiona
e il mito del Gazzian, che sopravvive;
lo Sfalassà, dalle petrose rive,
che scorre ratto presso la mia zona.
Ma ti dà lui caratterizzazione:
il mare blu, antico e misterioso,
or aspro, se ti tiene in apprensione,
or seducente, buono, generoso,
se ti consente pesca e balneazione.
Io t’amo, patria dal volto radioso!
da Carmina non dant panem, Messina,
Segraf, 1996, p. 39