A Bagnara, una poesia di Achille Bonifacio del 1996

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Il verde del gran bosco t’incorona;

vite e colori adornano il declive.

Anche Porrelli, che sul poggio vive.

Il piano, come gemma, t’incastona.

Rosci turrita ancora t’appassiona

e il mito del Gazzian, che sopravvive;

lo Sfalassà, dalle petrose rive,

che scorre ratto presso la mia zona.

Ma ti dà lui caratterizzazione:

il mare blu, antico e misterioso,

or aspro, se ti tiene in apprensione,

or seducente, buono, generoso,

se ti consente pesca e balneazione.

Io t’amo, patria dal volto radioso!

da Carmina non dant panem, Messina,

Segraf, 1996, p. 39

 

 

Post Author: Gianni Saffioti